CARNAGO - “Maestro”: così il Milan via social ha voluto festeggiare i 40 anni di Luka Modric, neo arrivato in rossonero ma già idolo dei tifosi. Il suo ct Dalic se lo tiene ben stretto spendendo parole al miele per lui dopo la vittoria per 4-0 sul Montenegro (“Ha dimostrato ancora una volta che più invecchia, più diventa bravo. Il suo modo di giocare è fantastico, raro al mondo”) e altrettanto farà Allegri, che da domani lo avrà nuovamente a disposizione e gli affiderà nuovamente le chiavi del centrocampo contro il Bologna.
Il resto della formazione è tutto da verificare, a cominciare dal sistema di gioco che l’allenatore deciderà di utilizzare. Restano, al momento, i dubbi a proposito di Rafa Leao, che sta recuperando dal problema al polpaccio accusato a metà agosto contro il Bari in Coppa Italia e che ha proseguito nel suo lavoro personalizzato (stessa cosa per Christopher Nkunku, che ha continuato con un programma individuale per ritrovare la migliore condizione).
Da capire se già domani Leao riprenderà, almeno in parte, a lavorare con la squadra, cosa che aprirebbe alla possibilità di vederlo in campo domenica sera.
Saelemaekers e De Winter, rientrati dopo gli impegni col Belgio, hanno svolto del lavoro defaticante, ma Allegri avrà nuovamente il gruppo al completo soltanto dopo i rientri di Pulisic, Gimenez, Rabiot e Magnan, gli ultimi a tornare a Milanello.
Se Leao non ce la facesse, potrebbe toccare proprio a Pulisic e Gimenez fare gli straordinari, in coppia da attaccanti oppure con il messicano prima punta e l’americano trequartista, magari sfruttando gli inserimenti da dietro di Loftus-Cheek, in rete contro il Lecce prima della sosta e galvanizzato dal ritorno in nazionale dopo sette anni di assenza.
Difficile, invece, vedere subito Rabiot, che partirà dalla panchina e potrebbe fare il suo debutto con la nuova maglia nella ripresa.