Un lungo cordoglio, dai club che hanno scandito la sua carriera ai calciatori allenati, passando per i colleghi, alcuni dei quali diventati tali dopo essere stati suoi allievi. 

La morte di Gigi Simoni ha lasciato un vuoto in molti cuori, in primis quell’Inter che ha rappresentato l’apice del suo percorso calcistico. 

Nel giorno del decennale del Triplete, la societa’ nerazzurra piange un uomo di cui “ricordiamo e ci manchera’ tutto. Il suo essere signore, innanzitutto. Un modo di vivere, la vita e il calcio, mai sopra le righe. Anche il suo calcio era cosi’: umile ma funzionale, capace di far fruttare al meglio cio’ che aveva a disposizione”. 

Simoni e’ stato il primo allenatore in Italia di Ronaldo il Fenomeno e non poteva mancare il ricordo dell’ex attaccante per il quale “non e’ stato solo un allenatore. Se oggi penso a lui, penso a un uomo saggio e buono, che non ti ordinava di fare le cose, ma ti spiegava perche’ quelle cose erano importanti. Penso a un maestro, come in quella foto che facemmo a Natale: lui direttore, noi l’orchestra.

Potevamo e dovevamo vincere di piu’, ma abbiamo vinto insieme, la cosa che ci raccomandava sempre: grazie mister, mi hai insegnato piu’ di quanto immagini”.

“Capiva l’uomo e le caratteristiche del giocatore, dava un’opportunita’ a tutti facendo sentire tutti importanti”, lo ricorda Francesco Moriero, mentre Fabio Galante aggiunge: “Il rapporto tra la squadra e Simoni era straordinario, nessuno si e’ mai scontrato con lui. La sua abilita’ fu quella di gestire al meglio il gruppo, conservando la sua consueta umilta’. Per noi fu davvero un padre di famiglia”. 

“La gestione del gruppo era il suo forte, c’era uno spogliatoio con grandi personalita’ - concorda Gianluca Pagliuca - ma fu bravissimo a gestirlo e a mettere in panchina signori giocatori che non facevamo mai polemica e che quando entravano in campo davano il massimo, al di la’ dell’uomo era un top allenatore”. 

Verso Simoni ha un debito di riconoscenza Beppe Bergomi: “Gigi era una grande persona, un grande uomo, per me e’ stato importantissimo, mi ha dato l’opportunita’ di giocare il quarto mondiale”. 

Forte il legame con Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori. “Siamo cresciuti insieme nella Fiorentina, era il capitano della squadra juniores e la nostra amicizia e’ rimasta nel tempo. E’ un dolore, una perdita”.

“Un giorno mi dicesti: ‘La signorilita’ nel calcio e’ l’unica cosa che conta’. Grazie Mister Simoni”, il saluto di Davide Nicola.

In lutto anche le istituzioni del calcio. “Ci ha lasciati un grande uomo di calcio - il ricordo del presidente federale Gabriele Gravina - serio e appassionato. Simoni si e’ contraddistinto, in tutte le categorie che ha allenato, per professionalita’ e correttezza”. 

“Grande uomo e icona del calcio italiano, tecnico che piu’ di ogni altro ha vinto in Serie B”, scrive Mauro Balata, “Cuore e coraggio.

Sono le due parole che esprimono quello che ho trovato in Gigi Simoni”, il cordoglio di Francesco Ghirelli. 

“Oggi ci ha lasciato un signore del calcio: Gigi Simoni - si unisce al cordoglio il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora - Prima da calciatore e poi da allenatore e’ stato capace di farsi apprezzare da tutti per la sua umilta’, la sua umanita’ e la sua competenza”.