NAPOLI 1
INTER 1
NAPOLI (4-3-3): Ospina 7; Di Lorenzo 5, Maksimovic 6, Koulibaly 6, Hysaj 5.5; Zielinski 6 (39’ st Allan sv), Demme 6, Elmas 5 (20’ st Fabian Ruiz 6); Politano 5.5 (20’ st Callejon 6), Mertens 7 (29’ st Milik sv), Insigne 6 (39’ st Younes sv). In panchina: Meret, Karnezis, Mario Rui, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam. Allenatore: Gattuso 6.
INTER (3-4-1-2): Handanovic 6; Skriniar 6, De Vrij 6 (43’ st Ranocchia sv), Bastoni 5.5; Candreva 6.5 (26’ st Moses sv), Barella 5.5, Brozovic 6, Young 6.5 (26’ st Biraghi sv); Eriksen 6.5 (43’ st Sensi sv); Lukaku 6.5, Lautaro 5 (26’ st Sanchez 6.5). In panchina: Padelli, Berni, Gagliardini, Asamoah, Borja Valero, Esposito, Pirola.Allenatore: Conte 6.
ARBITRO: Rocchi di Firenze 5.5.
RETI: 3’ Eriksen, 41’ pt Mertens.
NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Young, De Vrij, Ospina. Angoli: 7-6. Recupero: 1’; 5’.
NAPOLI - Nella seconda semifinale, di scena nel silenzio del vuoto San Paolo, la squadra di Gattuso soffre contro l’Inter, va sotto nel punteggio ma trova il definitivo 1-1 con il recordman Mertens e resiste all’assalto finale nerazzurro strappando il biglietto per la finale grazie alla vittoria firmata nella gara d’andata da Fabian Ruiz.
Bastano pochi secondi per sbloccare e rendere viva la partita. Sul primo corner del match arriva infatti il vantaggio dell’Inter: la traiettoria di Eriksen sorprende un goffo Ospina, forse anche ingannato da una leggera deviazione del compagno Di Lorenzo.
Il gol da’ fiducia ai nerazzurri, che pareggiano subito il risultato dell’andata e giocano in scioltezza col solito 3-5-2 di Antonio Conte e un ispirato Eriksen.
Al 16’ Candreva ci prova col sinistro dai venti metri e sfiora la traversa, al 27’ il tentativo e’ di Brozovic ma impreciso, pochi secondi dopo una splendida azione nerazzurra viene conclusa da Lukaku che di testa manca il bersaglio di poco.
Ma le occasioni piu’ grandi per il raddoppio nerazzurro arrivano tra il 32’ e il 40’: prima e’ ancora l’attaccante belga, sul cross dalla sinistra Young, ad anticipare la difesa avversaria e rendersi pericoloso di testa, poi e’ l’attivissimo Candreva a sfiorare la rete con un destro violento, ma in entrambe le circostanze Ospina e’ reattivo e salva la sua porta.
Nel mezzo c’e’ davvero poco Napoli. In panchina Fabian Ruiz, autore del gol decisivo nel match d’andata ma stavolta non al meglio fisicamente, Gattuso opta per un centrocampo formato da Elmas, Demme e Zielinski e per il tridente leggero composto da Insigne, Mertens e dall’ex interista Politano, con Milik e Callejon in panchina.
Rispetto all’ultimo periodo pre-pandemia, pero’, la manovra del Napoli e’ lenta e non riesce a sorprendere un’Inter ben organizzata.
L’unico brivido per la porta ospite nei primi 39 minuti lo porta Handanovic, che rischia la beffa cercando di dribblare l’ex compagno Politano a pochi passi dalla linea di porta, ma e’ fortunato nel rimpallo.
Per il resto i tentativi di Mertens e Insigne dalla distanza non fanno neppure il solletico all’Inter, che pero’ al 39’ incassa il pareggio alla prima vera disattenzione.
Il rilancio lungo di Ospina sorprende completamente la squadra di Conte, Insigne si invola e sfrutta al meglio il due contro due liberando Mertens dalla parte opposta: per il belga e’ facile battere Handanovic e festeggiare il 122esimo gol con la maglia azzurra, diventando il miglior marcatore all-time della storia del Napoli.
Il primo tempo si conclude con un leggero infortunio all’arbitro Rocchi, molto contestato dai padroni di casa al 34’ per un duro fallo non sanzionato di Young, gia’ ammonito in precedenza, su Politano.
La ripresa resta vivace e diventa equilibrata. L’Inter continua a tenere bene il campo, ma il pareggio restituisce fiducia nel palleggio al Napoli, che al 54’ sfiora il vantaggio: Mertens pesca Insigne in area, il diagonale dell’attaccante di casa finisce di poco fuori.
I ritmi inevitabilmente calano dopo il lungo periodo di stop e cominciano i cambi: Gattuso inserisce Ruiz e Callejon, Conte replica con Moses, Biraghi e Sanchez.
Le forze fresche restituiscono slancio all’Inter, che tra il 75’ e l’82’ spaventa i padroni di casa: prima Sanchez sfiora il palo con un destro in diagonale, poi Ospina deve distendersi per respingere la punizione di Eriksen, ancora Biraghi colpisce male da ottima posizione sul cross di Moses e infine il portiere degli azzurri fa un autentico miracolo sul destro potente del danese da quindici metri.
L’Inter meriterebbe forse qualcosa in piu’, ma il Napoli sa soffrire, resiste e mercoledi’ potra’ sfidare la Juventus nella finale di Roma.
GATTUSO: “IN FINALE CE LA GIOCHIAMO”
“La finale con la Juventus? Affrontiamo una squadra abituata a vincere, ce la possiamo giocare contro un avversario protagonista in Italia e Europa da tanti anni”.
Cosi’ l’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso al termine di Napoli-Inter 1-1, semifinale di ritorno della Coppa Italia il cui esito consente ai partenopei di staccare il pass per la finale contro la Juventus.
“Siamo una squadra con tantissima qualita’, ma non abbiamo ancora i meccanismi giusti. Ci abbiamo lavorato - aggiunge il tecnico calabrese ai microfoni di Rai Sport - e il prossimo step e’ migliorare questi aspetti. Sappiamo soffrire, ma la prima ora l’abbiamo regalata. Abbiamo subito un gol da polli, non e’ stata una papera di Ospina ma un errore di posizione della prima linea”.
Gattuso non vuol sentire parlare di rinnovo in questo momento: “Rinnovo? Voglio vivere quel che sto facendo con gran tranquillita’, non penso ai soldi. Mi piace lavorare con persone che mi seguono e mi stimano e voglio continuare qui - rivela l’allenatore del Napoli - per cui da parte mia non ci sara’ nessun problema. Ma so bene che se sbrocco vado a casa e a quel punto i contratti non valgono piu’ nulla”.
CONTE: “C’E’ DELUSIONE, MERITAVAMO LA FINALE”
“Mi dispiace per la mancata finale, nelle due partite l’avremmo meritata”.
Lo ha detto il tecnico dell’Inter Antonio Conte ai microfoni di Raisport, commentando il pari con il Napoli che ha permesso ai partenopei di approdare in finale.
“Stasera a livello di prestazione ho pochissimo da rimproverare ai ragazzi, questa e’ la strada giusta, il calcio che dobbiamo fare - ha rimarcato l’allenatore dell’Inter - Nonostante l’atteggiamento molto difensivo del Napoli abbiamo creato tantissimo, giocando un calcio aggressivo nella fase di non possesso e cercando di dominare la partita in fase di possesso.
“Abbiamo fatto la partita in lungo e in largo, tra andata e ritorno meritavamo molto di piu’. Resta l’amaro in bocca, mi spiace per i ragazzi che avrebbero meritato di giocare la finale, ma sono soddisfatto per la prestazione” ha aggiunto Conte.
“Abbiamo creato tanto, potevamo forse essere piu’ cattivi sotto porta, ma ho visto parate strepitose di Ospina, che piu’ volte ha salvato il risultato - ha rimarcato Conte - Dispiace per il gol subito, e’ stata una leggerezza che potevamo evitare, ma ci sta. Le posizioni sul calcio d’angolo erano giuste in partenza, poi nel batti e ribatti abbiamo perso le distanze e commesso alcuni errori. Mi spiace, ma dobbiamo fare tesoro di questa partita, perche’ i dettagli fanno la differenza. Resta l’amaro in bocca, pero’ sono soddisfatto e vedo il bicchiere mezzo pieno: ho letto anche le statistiche, abbiamo creato tanto, abbiamo dominato contro un squadra che in questi ultimi anni ha sempre lottato per lo scudetto. E oggi il loro portiere e’ stato il migliore in campo”.
Infine una battuta su Eriksen: “Sono soddisfatto, ha corso tantissimo, ha giocato bene, e’ stato determinante - ha osservato Conte - Se Ospina non avesse fatto quella parata nel finale avrebbe anche fatto un secondo gol”.