In una partita dove è successo un po’ di tutto, la squadra di Martín Demichelis ha segnato due gol con Paradela e Beltrán ed è salita in vetta al campionato, insieme a Garnet, Defensa y Justicia, Talleres e San Lorenzo.

Il River non ha giocato bene sul campo del Lanús, ma ha fatto un salto che forse, per le esigenze della squadra, è molto più importante: il River ha disputato una partita nella quale ha dovuto lottare, in tutti i quasi cento minuti di durata della gara contro un rivale molto duro, sul loro campo di casa. Ci saranno molte cose da correggere, ma farlo con la certezza di sapere che il Club Atlético River Plate ha superato un test caratteriale sarà un sollievo per Martín Demichelis e il suo staff tecnico.

Alla Fortaleza si è davvero assistito a una battaglia calcistica e il River l’ha capito sin dall’inizio della partita fino alla fase finale con i gol annullati dall’arbitro Darío Herrera su richiesta del VAR (il primo, interpretazione; il secondo, fuorigioco in corso). Quando i rivali propongono di combattere, devi combattere, diceva l’ex tecnico del River Plate Marcelo Gallardo: il River di ieri sera l’ha fatto. E lo ha fatto non solo con personalità ma anche con intelligenza.

A differenza delle presentazioni difettose contro Banfield e Arsenal, la squadra non è mai stata lunga: ha giocato compatta per tutta la partita e questo è merito di coach Demichelis che ha letto puntualmente non solo la diagnosi lasciata dalle ultime partite ma anche quello che poteva accadere contro un Lanús super intenso che avrebbe necessariamente comportato stanchezza. Decisiva e vincente l’idea di posizionare De la Cruz accanto a Enzo Pérez nella fascia di centrocampo e mettere insieme un paio di linee a quattro ben compatte sul piano difensivo.