CANBERRA – Giornata complicata quella di ieri in Parlamento, scelta dal leader dell’opposizione per formalizzare l’espulsione del sindacalista del Victoria, John Setka, dal Partito laburista, dopo che i legali di quest’ultimo hanno rinunciato all’azione legale, per prevenirla. Anthony Albanese aveva annunciato l’espulsione di Setka, immediatamente dopo le apparenti critiche, attribuite al segretario del settore edile del sindacato CFMMEU, nei confronti dell’attivista anti-violenza domestica Rosie Batty.
Setka, in un comunicato stampa, ieri, ha ancora una volta respinto categoricamente le accuse nei suoi confronti, ribadendo di ammirare il lavoro di Rosie Batty, e sottolineando di essere stato vittima di una campagna denigratoria.
Per il sindacalista il Partito laburista ha tradito i propri principi, ratificando gli accordi di libero mercato con Indonesia, Hong Kong e Perù, “che saranno disastrosi per i lavoratori australiani”.
In una giornata convulsa, il portavoce laburista alle Politiche agricole, Joel Fitzgibbon, dopo aver fallito nel tentativo di convincere il suo partito ad allinearsi al governo sui target di riduzione delle emissioni, è tornato alla carica sul “gabinetto di guerra”, per far fronte all’emergenza siccità, sfondando la classica porta aperta con i nazionali (articoli a p 2, ndr).
Sull’energia, da segnalare la bocciatura dell’emendamento di Adam Bandt, unico esponente verde alla Camera, sul disegno di legge, cosiddetta del ‘bastone’, per la misura che abilità il governo a scomporre aziende energetiche se non rispettano le regole. L’emendamento, che riguardava la chiusura della centrale a carbone AGL, a Liddell, non è stato accolto dai laburisti, oltre che il governo.
Il leader laburista, Anthony Albanese, che recentemente aveva resistito alla tentazione di redarguire Fitzgibbon per aver suggerito la resa laburista sulle emissioni, accettando target di riduzione del 26-28%, limitandosi a dire che “gli obiettivi dovrebbero venir decisi in base alla scienza e non la politica”, sul pacchetto energetico del governo Morrison aveva anticipato l’appoggio laburista con due emendamenti, per blindare eventuali privatizzazioni nel settore delle risorse, e per una revisione della legislazione entro il 2025. Ieri gli emendamenti sono stati accolti dal governo e ora la legge del ‘bastone’, approda al Senato per l’approvazione finale, che però non arriverà fino a novembre, quando riprenderanno i lavori.
Il ministro degli Interni, che negli ultimi giorni è stato impegnato sul fronte dell’abrogazione della legge ‘medevac’ e sui rimpatri delle australiane e i loro figli nei campi profughi in Siria (articoli a p 12, ndr), ha anticipato ieri la presentazione di una proposta per rafforzare la sicurezza in porti e aeroporti.
Definendo “inaccettabile” che dipendenti aeroportuali, muniti di tesserino di sicurezza, abbiano legami con malavita e crimine organizzato e le bande di bikies, Peter Dutton ha ricordato di aver già portato il provvedimento di sicurezza in Parlamento, che era stato immediatamente bloccato dai laburisti, “per i noti legami tra il sindacato CFMEU e le bande illegali di motociclisti”, aggiungendo che sono al momento 277 i dipendenti di porti e aeroporti con collegamenti provati con le bande illegali di bikies che sono i più grandi distributori di droga del Paese.
Dutton, sottolineando i “certi collegamenti” dell’ex leader Bill Shorten con il mondo sindacale, ha inviato quello attuale, Albanese, a resettare il dibattito nel Partito laburista, ed ‘Albo’ potrebbe già averlo fatto con l’espulsione di Setka.