MONTECARLO (MONACO) - Per avere le idee più chiare bisognerà aspettare il calendario di sabato ma le prime indicazioni che arrivano da Montecarlo dicono che per le italiane superare la fase a campionato della nuova Champions League è più che possibile.

Al Grimaldi Forum, con Gigi Buffon e Cristiano Ronaldo a dividersi i compiti - il primo estraendo le palline e il secondo premendo il pulsante degli accoppiamenti stabiliti dal software - ha preso vita il format pensato all’epoca come antidoto alla Superlega: 36 squadre divise in 4 fasce, otto gare ciascuna (4 in trasferta e 4 in casa), per una classifica unica che promuoverà le prime otto direttamente agli ottavi, mentre le formazioni classificate dal nono al 24° posto disputeranno gli spareggi per la fase a eliminazione diretta.

Per tutte le altre, invece, la stagione europea si concluderà senza ripescaggi nelle altre coppe. Si comincia con la prima giornata fra il 17 e il 19 settembre, ultimo turno il 29 gennaio con tutte le gare in contemporanea. Per l’Inter essere in prima fascia non è stato poi questo gran vantaggio: i nerazzurri sono attesi da due trasferte complicate (Manchester City e Leverkusen) e due più abbordabili (Young Boys e Sparta Praga) mentre a San Siro arriveranno in ordine sparso Lipsia, Arsenal, Stella Rossa e Monaco.

“La Champions League è sempre una competizione prestigiosa dove noi vogliamo essere ancora protagonisti: abbiamo un calendario impegnativo ma, come in passato, siamo pronti ad affrontare queste grandi squadre”, promette Inzaghi. Il City sarà anche sulla strada della Juventus che però affronterà gli uomini di Guardiola all’Allianz Stadium, così come Benfica, Psv e Stoccarda. La trasferta peggiore che attende i bianconeri sarà al Villa Park, da non sottovalutare il Lipsia, più alla portata Bruges e Lille.

“Bisognerà giocarsela bene - avverte Pessotto - La sensazione è che faranno la differenza i dettagli, mi aspetto una classifica corta. Ci faremo trovare pronti”. Le due big di Spagna attendono invece l’Atalanta, che pesca pure l’Arsenal: ma Gunners e Real Madrid dovranno passare dal Gewiss Stadium così come Celtic e Sturm Graz, la Dea farà invece visita al Barcellona, allo Shakhtar (ma in campo neutro), allo Young Boys e allo Stoccarda.

“Giocare con Real Madrid, Barcellona, Arsenal e le altre è qualcosa di unico. Cercheremo di metterle in difficoltà come sempre e imparare da loro”, commenta il direttore generale Umberto Marino. I blancos, fra l’altro, saranno avversari anche del Milan (si giocherà al Bernabeu) che a San Siro riceverà invece il Liverpool di Chiesa, Bruges, Stella Rossa e Girona.

Oltre ai campioni d’Europa guidati da Carlo Ancelotti, invece, i rossoneri giocheranno lontano da Milano anche con Bayer Leverkusen, Dinamo Zagabria e Slovan Bratislava. “E’ tutto nuovo e diverso, bisogna pensare partita per partita - non si sbilancia Franco Baresi - Il Milan deve sempre pensare a giocare e vincere sia in Italia che all’estero. Occorre fare più punti possibili, bisogna fare i conti con tutte le squadre”.

Partito dalla quarta fascia, il Bologna rischiava un sorteggio da incubo e invece i felsinei possono sperare: vero è che dovranno andare ad Anfield e due volte a Lisbona (Benfrica e Sporting) oltre che al Villa Park, ma al Dall’Ara la squadra di Italiano può costruire le sue fortune: i punti che possono arrivare con Borussia Dortmund, Shakhtar Donetsk, Lille e Monaco possono essere fondamentali per trovare posto fra le prime 24.

“Sono otto partite difficili, però sulla carta le quattro in casa sono gare dove potremmo fare bene - concorda l’ad Fenucci - Abbiamo un allenatore che sa gestire i tre impegni settimanali e dovremo vivere un match alla volta con grande partecipazione cercando di fare più punti possibili. Vogliamo onorare questa competizione”.