Prima di arrivare in Australia il 10 aprile del 1957, dove è diventato il ‘re dei fruttivendoli’, Giuseppino (Pino) Narduzzo, scomparso lo scorso mese all’età di 90 anni, era una specie di factotum nella sua nativa Stromboli, una delle sette perle dell’arcipelago Eoliano.  

Il giovane Pino, classe 1933, è stato pescatore, agricoltore, guida turistica, cameriere, cuoco e soprattutto braccio destro di don Vincenzo Cincotta, sacerdote della chiesa San Vincenzo, a Stromboli, o come soleva dire il compianto padre Luciano Rocchi, padre spirituale dei frati cappuccini di St Anthony a Hawthorn, “missionario secolare, figlio spirituale, segretario, cameriere, e capo del protocollo”, di don Vincenzo.

Due eventi hanno segnato il futuro di Pino Narduzzo. Durante le riprese del film Stromboli, diretto dal padre del neorealismo, Roberto Rossellini, la segretaria personale della protagonista del film Ingrid Bergman, stava rotolando in un burrone, quando Pino è riuscito a raggiungerla e ad afferrarle una mano, evitando una tragedia (in un’intervista, anni fa mi aveva raccontato una versione diversa di questo episodio, ovvero che aveva fermato il cavallo imbizzarrito che trainava il calesse sul quale si trovavano la Bergman e la sua assistente).

Nell’agosto del 1955, mentre stava preparando la cena per un centinaio di turisti, Pino ha notato un uomo che stava affogando a duecento metri dalla riva. Si è subito precipitato in spiaggia e completamente vestito si è tuffato, ripescando l’uomo a sei metri di profondità, e riportandolo in superficie. Due giorni dopo, il turista francese, Maurice Chabrit, 55 anni, ha voluto reincontrare Pino, per ringraziarlo di avergli salvato la vita, e per donargli una catenina d’oro in segno di riconoscimento.

Pino già dal 1951 nutriva il desiderio di immigrare in Australia, ma solo dopo il servizio militare, prima nell’aviazione e poi in marina, nel 1956, è riuscito a coronare il suo sogno.

Nel novembre del 1956 ricevette una lettera dall’Ambasciata francese a Roma, che lo informava che c’era la proposta di insignirlo di una medaglia al valore per il su eroismo. Pino ha rifiutato l’offerta, chiedendo però all’ambasciatore di intercedere per lui per poter ottenere un visto per l’Australia.

Narduzzo è stato congedato dalla marina militare il primo marzo 1957, e dieci giorni più tardi, salpava per l’Australia, dove è sbarcato il 10 aprile. Dopo aver lavorato al Queens Victoria Market, Pino, il 14 settembre 1958, ha sposato Maria Pittorino, con la quale ha avuto tre figli: Giovanni, Maria Rosaria e Salvatore, che gli hanno dato sei nipoti e quattro pronipoti, e lo stesso anno ha aperto il primo negozio di frutta e verdura ad High Street, Armadale. Tre anni più tardi ha deciso di trasferirsi al Prahran Market, dove è diventato una vera e propria istituzione.

Nel 1980 è stato insignito del primo premio della prima edizione del ‘Fruiter of the Year for Australia’, a conclusione di un sondaggio a carattere nazionale, della Australian Apple and Pear Corporation, non solo per la qualità di frutta e verdura, ma anche per la qualità e l’efficienza del servizio, una tradizione continuata cinquanta e passa anni, e che continua tuttora.

A quella prima onorificenza, Pino ne aggiunte molte altre, quali miglior negozio della City of Stonnington e miglior negozio del Prahran Market. Narduzzo si è ufficialmente ritirato dall’attività qualche anno fa, ma in effetti ha continuato ad essere una presenza dietro i banchi di Colonial Fruit and Vegies, anche perché il mercato non sarebbe stato lo stesso senza il re dei fruttivendoli.

Generoso come pochi e sempre fedele alla sua fede cristiana, Pino ha sempre risposto prontamente sia agli appelli della comunità italiana che di quella australiana, contribuendo all’Assisi Centre for the Aged, il Victorian Institute for the Blind, Diabetes Australia, il Victoria Anti-Cancer Council. Membro di tanti gruppi e associazioni, religiosi e laici, Pino è stato vicepresidente della Società Isole Eolie, rappresentante della Confraternita San Bartolomeo, l’Associazione Maria Regina dei Cuori e dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo MOC Borsini.

Pino ha ricevuto premi ed onorificenze nel corso degli anni, ma quella di cui andava più fiero è quella ricevuta nel 2004, l’Order of Australia Medal (OAM), che gli è stata ufficialmente presentata dall’allora governatore generale del Victoria, John Landy, alla Government House.