CANBERRA – Il numero dei reclami presentati all’Ombudsman federale dell’industria delle telecomunicazioni (TIO) è sceso considerevolmente nel corso dell’ultimo anno finanziario, ma i tempi d’attesa per la risoluzione delle lamentele si sono allungati.
Sono questi i dati più significativi dell’ultimo rapporto sull’attività del TIO per lo scorso anno finanziario. Secondo le cifre rese note, nel 2017-18 l’ente federale ha ricevuto 132.387 reclami da parte dei consumatori e di piccole imprese, con una diminuzione del 21,1% rispetto all’anno finanziario precedente. Sempre nello stesso periodo temporale, solo il 47% delle controversie definite “non risolte” sono state chiuse entro 60 giorni, contro il 77% registrato l’anno prima.
“Il volume dei reclami tornati alla nostra attenzione irrisolti dimostra una sempre maggiore complessità dei problemi tecnici registrati”, ha commentato l’Ombudsman Judi Jones.
Durante lo scorso anno finanziario circa la metà delle lamentele ha avuto come oggetto i servizi erogati dalla Telstra, sia quelli telefonici che quelli relativi a internet. Segue l’Optus con quasi un quarto dei reclami. Un totale di 22.362 lamentele ha riguardato la qualità dei servizi della rete a banda larga NBN, mentre altri 11.635 casi fanno riferimento a cambi di fornitori NBN.
“La nostra compagnia sta lavorando per cercare di rendere il collegamento alla rete NBN un’esperienza il più possibile agevole e facile”, ha dichiarato l’amministratore delegato di NBN Co, Brad Whitcomb.