BARCELLONA (SPAGNA) - “Tornare un giorno al Barcellona? Il Barcellona ha cambiato la mia vita, è la mia casa, non so se un giorno potrò tornare ma la speranza, per quello che rappresenta per me, ci sarà sempre”. Appese le scarpette al chiodo, Andres Iniesta confessa al “Mundo Deportivo” di sognare un ritorno in blaugrana, un ambiente dove è arrivato a 12 anni e da cui è andato via solo nel 2018, prima di chiudere la carriera fra Giappone ed Emirati Arabi.

L’ex centrocampista, 40 anni compiuti da poco, intende restare nel mondo del calcio come allenatore e a Dubai inizierà il corso Fifa “che però vale solo per l’Asia. Nelle mie intenzioni c’è poi di fare il corso anche in Spagna, che mi permetterebbe di allenare anche in Europa. Se mi sono dato un tempo per arrivare su una panchina importante? In questo momento penso solo a iniziare questo percorso, a imparare, non penso a dove sarò da qui a due o tre anni”.

Ma è chiaro che sedere sulla panchina del Barcellona è un obiettivo: “E’ una sfida incredibile per qualsiasi allenatore, specie per chi è stato al Barça da giocatore. Una sfida enorme ma quando pensi da allenatore cerchi di essere preparato per qualsiasi cosa”. Una cosa però Iniesta la sa già: “si soffre molto più da allenatore che da giocatore, perchè il giocatore pensa a sè e a come migliorare gli altri, un allenatore deve pensare a molte altre cose”.