Abbiamo due vite: quella comoda, che ci piace (generalmente vissuta da giovani), e quella no. 

Quest’ultima, la più comune dai 30 anni in poi, ce la impongono le incombenze quotidiane che nel tempo provocano posture errate e ci fanno sentire stanchi, con qualche doloretto, di sicuro più tristi.

La vita scomoda ci fa dire “mi sveglio stanco al mattino”, “quando torno a casa dal lavoro faccio fatica a sfilare le scarpe”, “se sto seduto a lungo che fatica alzarmi”. Quello che trascuriamo andando avanti con gli anni è la nostra postura che, se mantenuta libera ed eretta a dovere, ci regala la felicità. “Posturalmente felici” è il nuovo mantra che corre online, con manuali e video-tutorial di successo che spiegano come riconquistare il nostro “portamento” per ritrovare maggiore serenità.

Un trend che rinverdisce la (vecchia) ginnastica posturale, nicchia fitness una volta dedicata agli anziani, completandola di movimenti in più e di tendenza. La postura accompagna il nostro carattere, i propri pensieri, nel bene e nel male ed è quindi diversa per tutti noi. Su questo punta la nuova “ginnastica posturale evoluta”. 

Anche se ci hanno ripetuto mille volte di “stare dritti”, la verità è che la postura perfetta non esiste. Ma esiste la postura perfetta per ciascuno di noi e per la nostra conformazione fisica. Come trovarla? Muovendoci, ma nel modo giusto. 

Perfino l’ikigai giapponese include la postura tra gli elementi che danno la felicità. Più noi abbiamo una postura libera più abbiamo i sistemi dell’organismo funzionali e sciolti per darci una sensazione di benessere. Come? Usando precise tecniche di yoga (inspirare, trattenere e ridere) nelle occasioni più disparate incluse le pause aziendali e per fare rete. Più siamo eretti, non forzatamente ma in modo libero, più siamo felici. Attraverso esercizi mirati, come lo stretching del corpo combinato a un’espirazione e inspirazione profonda, al lavoro sull’appoggio dei piedi e la mobilità delle caviglie, abbinati a esercizi di mobilità che liberano il bacino e il pavimento pelvico rilasciando anche i muscoli della colonna ci si riconnette con le parti del corpo trascurate e con movimenti consapevoli che ci rilassano in modo subito tangibile. 

La postura non è altro che un involucro intelligente che ci accompagna nella nostra personalità. L’esercizio fisico, inclusa la buon vecchia ginnastica posturale, sono così ora completati e arricchiti. Abbinati anche a movimenti di respirazione ed esercizi emozionali che ci aiutano arenderci conto delle contratture e dei blocchi nella postura si ritrova serenità.

La prova del nove? Provate a camminare in mezzo ad altre persone sconosciute o colleghi nella stessa stanza. La postura del corpo, seppure in cammino, tenderà a essere di chiusura perché scattano meccanismi di difesa dalle nostre paure. Che fare? Allargarsi nello spazio, respirare a pieno e lentamente e infine ridere aiuta a eliminare questa postura rigida.