APPIANO GENTILE - Simone Inzaghi sta lentamente ritrovando i suoi giocatori in vista della ripresa del campionato. Nell’ultima seduta ad Appiano Gentile si è rivisto Zielinski, primo a tornare dagli impegni con la Nazionale polacca.

Poi sarà la volta degli italiani, oltre che di Thuram, Calhanoglu e Arnautovic. Gli ultimi a ripresentarsi saranno, nella giornata di giovedì, Lautaro Martinez, Taremi, Dumfries e Asllani che scenderanno in campo alla fine della finestra Fifa. Ritorni scaglionati che non potranno non incidere sulle scelte di formazione per la gara di domenica sera a Monza.

Chi in questo momento è difficile tenere fuori è Frattesi, grande protagonista nelle due gare della Nazionale, in rete sia contro la Francia che contro Israele e sempre più capocannoniere della gestione Spalletti. Il centrocampista è in grande forma, ma soprattutto psicologicamente è ai massimi, motivo in più perché Inzaghi voglia fargli proseguire questo momento d’oro.

L’operazione al naso di Barella potrebbe “aiutare” l’allenatore nella scelta, preferendo Frattesi contro il Monza per poi ridare la maglia da titolare a Barella in Champions contro il City.

Anche per l’altra maglia potrebbe esserci un ballottaggio, con Mkhitaryan che è sì rimasto ad allenarsi, ma con Zielinski che spinge per giocare dal primo minuto dopo le buone prove con la maglia della Polonia che hanno confermato il suo pieno recupero dopo gli acciacchi accusati nelle scorse settimane.

Anche davanti potrebbero esserci delle novità: la certezza sembra essere Thuram, ma insieme a lui potrebbe toccare a Taremi e non a Lautaro, sempre utilizzato dall’inizio nelle prime tre giornate proprio perché l’iraniano era reduce da un problema muscolare. Ora Taremi sta bene e ha giocato in nazionale, contro il Monza potrebbe toccare a lui dall’inizio.

Dal Portogallo arriva la notizia che lo Sporting Lisbona attende per il prossimo 9 dicembre la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport a proposito della vicenda Joao Mario.

Come riportato da “Record”, tre anni fa i nerazzurri risolsero il contratto col centrocampista portoghese che subito dopo andò al Benfica, dove ancora gioca oggi.

Lo Sporting Lisbona, società dalla quale l’Inter aveva prelevato il giocatore nel 2016, ha sempre sostenuto che quella manovra fu effettuata per aggirare una particolare clausola inserita nel contratto di otto anni fa, ovvero che i nerazzurri non avrebbero potuto cedere Joao Mario ad altre squadre portoghesi, a meno di pagare un indennizzo di 30 milioni di euro. I lusitani si sono rivolti al TAS dopo che, il 10 luglio 2023, la Fifa aveva già rigettato integralmente il loro primo ricorso.