APPIANO GENTILE - L'amaro in bocca c'è, inutile girarci attorno. Perché la legittima soddisfazione per essersi qualificati agli ottavi di Champions con due turni di anticipo è stata in parte offuscata dal risultato finale dell'ultima gara, lo 0-0 in casa contro la Real Sociedad che ha sancito il secondo posto nel girone per l'Inter, con tutti i rischi del caso nel sorteggio del 18 dicembre.
Una cosa, infatti, sarebbe stata pescare una tra Copenaghen, Psv, Lipsia, Shakhtar o Porto, ben altra cosa, invece, è sapere che dall'urna potrebbe uscire una big europea del calibro di Bayern Monaco, Arsenal, Manchester City o Real Madrid.
È da sempre questo il vantaggio di arrivare primi, oltre al fatto di poter disputare il ritorno in casa. La Real Sociedad, come aveva giustamente ricordato il suo allenatore alla vigilia, era stata la squadra che aveva messo maggiormente in difficoltà l'Inter in questa prima parte, con i nerazzurri capaci di strappare il pari all'ultimo a San Sebastian dopo una gara di grande sofferenza. Copione che si è replicato a San Siro, con meno occasioni per gli spagnoli ma con l'impressione che fossero più in partita dell'Inter.
Un'Inter che ha pagato anche le scelte di Inzaghi, specialmente quelle iniziali di schierare Cuadrado, Frattesi e Sanchez, lasciando in panchina Barella e Lautaro, che infatti quando sono entrati hanno dato una scossa a tutti. Ma non era serata, con il calcio dinamico e ragionato della Real che ha costretto l'Inter a difendersi, limitando la manovra nerazzurra a qualche sporadica accelerata in avanti, senza però creare mai vere occasioni da rete.
Mettere in campo la Thu-La fin dall'inizio, invece, avrebbe dato un segnale diverso, perché la coppia titolare fa paura soltanto a nominarla, loro due si trovano a occhi chiusi e averli in campo insieme (cosa che non è avvenuta nemmeno nel secondo tempo, quando Lautaro è entrato, ma nello stesso momento Thuram è uscito per far posto ad Arnautovic) porta con sé l'effetto di alzare la qualità del gioco di tutta l'Inter.
E a proposito di Lautaro, cresce l'attesa per il rinnovo di contratto fino al 2028, un regalo che i tifosi dell'Inter sperano di trovare sotto l'albero di Natale: "Abbiamo una relazione spettacolare con il club e la dirigenza - ha detto il suo agente Alejandro Camaño in un'intervista a 'Numero Diez'. Lautaro Martinez è molto felice di stare a Milano però, per adesso, non abbiamo appuntamenti. Non posso dirti 'domani vado', perché per ora stiamo parlando giorno dopo giorno e le cose procedono bene. Quello che posso dire per ora è questo: Lautaro è molto felice e dobbiamo lavorare affinché il suo futuro sia legato a quello dell'Inter. Gioca nella squadra che tifa e che gli piace tanto. Oggi l'unica cosa che pensa è dare tutto il suo cuore a questa squadra".
Il giorno dopo, però, resta l'amarezza per un traguardo raggiunto solo a metà: "Non ci siamo qualificati da primi come avremmo voluto, ma siamo l'Inter e dobbiamo vincere contro chiunque, anche contro le top squadre europee - ha detto Frattesi a Uefa.com -. Daremo tutto in campo e vogliamo arrivare fino in fondo, questa squadra è forte ed è un gruppo davvero unito", e in fondo Inzaghi e i suoi possono consolarsi: anche l'anno scorso, infatti, l'Inter chiuse il girone al secondo posto dietro il Bayern. Poi sappiamo bene come andò la travolgente cavalcata fino a Istanbul.