Giornata cruciale in casa Inter sul fronte Denzel Dumfries. Nel tardo pomeriggio il club nerazzurro ha comunicato che l’esterno olandese si è sottoposto a un intervento chirurgico alla caviglia sinistra, infortunata nella gara contro la Lazio dello scorso 9 novembre. Una decisione drastica ma inevitabile, che costringerà l’ex Psv a uno stop prolungato: i tempi di recupero stimati oscillano tra i due e i tre mesi.
Nel comunicato ufficiale l’Inter ha spiegato che “nel pomeriggio di oggi, martedì 16 dicembre, Denzel Dumfries è stato sottoposto a intervento chirurgico di stabilizzazione della caviglia sinistra presso la Fortius Clinic di Londra. Seguirà ora un programma riabilitativo”.
Dopo l’operazione è stato lo stesso Dumfries a rassicurare i tifosi via social. “L’intervento è andato bene. È stato un mese duro, pieno di emozioni, ma il peggio è alle spalle. Ora testa alla ripresa, farò di tutto per tornare il prima possibile”, ha scritto l’olandese.
L’infortunio potrebbe però avere riflessi immediati anche sul mercato. L’Inter valuta se intervenire già a gennaio per coprire l’assenza: le opzioni sono due, una soluzione tampone in prestito oppure anticipare un investimento previsto per l’estate. In ogni caso, il futuro di Dumfries a Milano resta incerto. Nelle ultime ore l’esterno ha ufficializzato un nuovo cambio di procuratore, passando da Jorge Mendes ad Ali Barat, segnale che alimenta le voci di addio.
Già in estate la clausola da 25 milioni aveva fatto temere una separazione, dopo una stagione che aveva portato Dumfries anche tra i 30 candidati al Pallone d’Oro. Nessuna offerta concreta, ma la sensazione è che l’addio sia stato solo rimandato.
Intanto l’Inter monitora diversi profili per la fascia destra. Palestra piace, ma l’Atalanta chiede circa 40 milioni. Più percorribili le piste che portano a Rafik Belghali del Verona, Norton-Cuffy del Genoa e soprattutto Idrissa Toure del Pisa, che a gennaio potrebbe rappresentare la soluzione più accessibile.