MILANO - Che sia ormai soltanto una questione di tempo è cosa nota, un conto alla rovescia che i tifosi nerazzurri vorrebbero arrivasse allo “zero” il prossimo 22 aprile nel derby. Per farlo, l’Inter doveva (e dovrà) tenere questa media, missione compiuta anche contro l’Empoli, regolato senza troppi patemi con un gol per tempo. Non l’Inter più brillante, è vero, ma in fondo a questo punto del campionato non serve neanche più. La solidità e la consapevolezza raggiunte sono state armi più che sufficienti per condurre in porto una partita che la squadra di Inzaghi ha controllato come doveva, avvicinandosi un po’ di più al traguardo finale. Tre punti che sono serviti per aggiornare numeri e statistiche da record: l’Inter, infatti, ha vinto almeno 25 delle prime 30 gare disputate in un singolo campionato di Serie A per la seconda volta nella sua storia, con l’unico precedente che risaliva al 2006/07 (25 anche in quel caso, con Roberto Mancini in panchina). 

Non solo, perché con i suoi 79 punti a otto giornate dalla fine, Lautaro e compagni potrebbero anche battere il record assoluto dei 102 punti della Juventus di Antonio Conte 2013/14: vincendole tutte da qui alla fine, infatti, l’Inter chiuderebbe a quota 103.

Delle 16 gare disputate nel 2024 tra tutte le competizioni, i nerazzurri ne hanno vinte 14 (11 su 12 in campionato), mancando il successo soltanto contro l’Atletico Madrid nel decisivo ritorno di Champions e contro il Napoli in campionato prima della sosta.
Nella partita con l’Empoli, però, gli attaccanti titolari sono rimasti ancora a secco, mostrando un calo di condizione che si era già manifestato nelle scorse settimane: Lautaro non ha segnato negli ultimi tre match (contro Genoa, Napoli ed Empoli), eguagliando il digiuno di tre gare dello scorso settembre (in quel caso nessun gol contro Milan, Empoli e Sassuolo), mentre Thuram ha messo a segno la sua ultima rete lo scorso 16 febbraio contro la Salernitana e dopo il rientro dall’infortunio è restato a mani vuote nelle ultime quattro gare disputate.

Poco male, a regalare i 3 punti ci hanno pensato Dimarco e Sanchez. L’esterno, in particolare, è arrivato a quota 11 reti in cui è stato coinvolto (cinque gol e sei assist) e tra i difensori che hanno preso parte a più di 10 reti in una stagione di Serie A con l’Inter nel corso degli ultimi 20 campionati è alla pari con Nagatomo (2013/14) e dietro soltanto ad Hakimi (15 nel 2020/21) e Maicon (17 nel 2009/10). In attesa della vittoria aritmetica del campionato, il successo sull’Empoli ha comportato la qualificazione certa alla prossima Champions League, e con essa è scattato automaticamente il riscatto di Carlos Augusto. Arrivato dal Monza in estate con la formula del prestito oneroso (4,5 milioni) con diritto di riscatto, l’Inter al termine del campionato verserà 7,5 milioni nelle casse brianzole.