Cristian Chivu deve sciogliere gli ultimi dubbi in vista della sfida contro il River Plate, ultimo impegno del girone. All’Inter basterebbe un pareggio per qualificarsi agli ottavi, anche se in questi casi è sempre bene non fare calcoli.
Alcune scelte di formazione sembrano scontate, come i tre di difesa con Darmian, Acerbi e Bastoni. Il recupero di Dumfries permetterà ai nerazzurri di avere una bella spinta sulla destra, mentre a sinistra resta aperto il ballottaggio tra Carlos Augusto e Dimarco.
Dubbi anche a metà campo, dove sembra certa la presenza di Mkhitaryan (inizialmente in panchina contro l’Urawa), mentre sono in tre a giocarsi le altre due maglie, ovvero Barella, Asllani e Sucic (se giocasse quest’ultimo al posto di Asllani, Barella farebbe il regista).
Davanti, insieme all’intoccabile Lautaro, Francesco Pio Esposito è in netto vantaggio sul fratello Sebastiano.
Sul fronte mercato prosegue la trattativa per Bonny: il Parma ha rifiutato l’ultima proposta da 22 milioni più tre di bonus, così l’Inter sta riformulando una nuova offerta che prevederebbe un prestito oneroso con l’obbligo di riscatto nel 2026.
Quella tra River e Inter sarà una sfida inedita a livello ufficiale, ma i due club si sono affrontati in un’amichevole disputata a Milano nel 1961.
Nell’estate di quell’anno venne organizzato uno speciale torneo internazionale per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia: il “Torneo Italia” ebbe come partecipanti Inter, Juventus, Napoli, Roma, Racing Parigi, River Plate, Santos e Sparta Praga.
Dopo aver battuto 7-1 lo Sparta, l’Inter affrontò il River Plate a San Siro il 21 giugno 1961 davanti a circa 75.000 spettatori.
La gara terminò 1-1: l’Inter passò in vantaggio al 31’ con un gol di Corso, il River riuscì a pareggiare nella ripresa con una rete su punizione di Moacyr. Con il pareggio, l’Inter si qualificò alla finale del Torneo, persa 4-1 contro il Santos di Pelé.