MILANO - Altra giornata campale in casa Inter, che però un risultato lo ha portato: il prossimo allenatore sarà Cristian Chivu.
Momento conclusivo di un percorso iniziato altrove, sull’asse Milano-Londra per cercare di convincere il presidente del Como, Mirwan Suwarso, a dare l’ok a Fabregas per trattare con l’Inter.
Ma dopo il secco no di ieri, in tarda mattinata ne è arrivato un altro: “Abbiamo comunicato il nostro rifiuto direttamente al presidente dell’Inter - ha spiegato Suwarso -, che lo ha riconosciuto con la cortesia e la chiarezza che ci si aspetta da due società che hanno rispetto reciproco. Le voci sul loro interesse per il nostro allenatore sono pura fantasia, dopo una risposta così chiara difficilmente un club del calibro dell’Inter insisterebbe”.
Concetto ribadito una volta atterrato a Linate di rientro da Londra (con lui anche Fabregas, che non ha parlato): “Cosa è successo con l’Inter? Niente. Ci hanno chiesto il permesso di trattare Fabregas, noi abbiamo detto di no: questo è quanto”.
Capendo l’impossibilità di proseguire sulla pista Fabregas, l’Inter si è gettata sulla prima alternativa, Cristian Chivu.
Poco dopo, infatti, è arrivato il via libera del Parma che ha autorizzato l’allenatore e il suo agente a trattare con l’Inter, nonostante tra Chivu e gli emiliani fosse già stato avviato il dialogo per il suo rinnovo di contratto, a quel punto messo in stand-by.
I contatti con la dirigenza interista sono proseguiti per tutto il pomeriggio, e domani potrebbe essere messa la firma sul contratto biennale che lo riporterà in nerazzurro dopo l’esperienza da calciatore (dal 2007 al 2014) e quella da allenatore nel settore giovanile (2018-2021) e poi alla guida della Primavera (2021-2024), con cui ha vinto lo scudetto 2021/22.
Dopo alcuni giorni di silenzio è tornato a parlare il capitano Lautaro Martinez, che ha affidato a un post su Instagram il suo pensiero: “Ciao cari interisti, sono a scrivervi questo messaggio dopo qualche giorno perché la tristezza, la delusione, l’amarezza dopo la partita di sabato sono stati e saranno ancora per un pò sentimenti difficili da digerire. Mi scuso con tutti voi per non essere riuscito a regalarvi quello che era il sogno di tutti noi. Nel calcio contano i trofei vinti, è innegabile! Ma credo anche che riportare con tanti sacrifici la nostra squadra in finale di Champions per due volte negli ultimi tre anni, voglia dire tanto. Abbiamo lottato per riprovare queste emozioni, per vincere titoli e vivere notti indimenticabili come quel 22 aprile. Ci sono giorni in cui essere interisti è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore, oggi per tutti noi è doveroso esserlo. Oggi più che mai sono orgoglioso di indossare questa maglia e di essere il capitano di questa squadra, di questo gruppo. FORZA INTER SEMPRE”.