TEL AVIV - L’Idf (Forze di difesa israeliane, ndr) ha rivelato di aver già effettuato più di 70 mini-incursioni con le forze speciali dall’inizio della guerra, distruggendo numerose postazioni di Hezbollah, tunnel e migliaia di armi che sarebbero state potenzialmente utilizzate dal gruppo terroristico per invadere Israele. Lo riporta il Times of Israel. 

I funzionari militari hanno affermato che mirano a rendere l’offensiva “il più breve possibile, anche solo di poche settimane. Non c’è stata alcuna intenzione da parte dell’Idf di rimanere nel Libano meridionale, ma invece, prevede di rafforzare le sue difese e la sorveglianza al confine dopo l’operazione di terra”. 

“Voglio chiarire che la nostra guerra è con Hezbollah, non con il popolo del Libano. Non vogliamo danneggiare i civili libanesi e stiamo prendendo misure per impedirlo. Non lasceremo che un 7 ottobre accada di nuovo su nessuno dei nostri confini. Continueremo a fare tutto il necessario affinché le famiglie israeliane possano tornare alle loro case in sicurezza e protezione”, ha dichiarato in un video in inglese il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. 

“Le forze di difesa israeliane stanno conducendo raid limitati e mirati lungo il confine settentrionale di Israele contro la minaccia che Hezbollah rappresenta per i civili nel nord di Israele”, ha aggiunto. Questi raid di terra “localizzati prenderanno di mira le roccaforti di Hezbollah che minacciano le città, i kibbutz e le comunità israeliane lungo il nostro confine.  Hezbollah ha trasformato i villaggi libanesi accanto ai villaggi israeliani in basi militari pronte per un attacco a Israele”, ha detto ancora Hagari. 

Intanto, il Comando del fronte interno dell’Idf ha imposto nuove restrizioni ai civili nel nord e nel centro di Israele, tra cui Tel Aviv, Gerusalemme, la regione di Sharon, l’area del Carmelo, Wadi Ara e la Cisgiordania settentrionale, dopo che questa mattina Hezbollah ha lanciato razzi verso il centro del Paese e in vista delle imminenti festività del Capodanno ebraico.