La rincorsa Mondiale dell’Italia somiglia a una scalata al Pordoi. Anche con quattro vittorie nelle prossime quattro gare – compresa la sfida diretta con la Norvegia – il sorpasso sembra una missione impossibile.
La squadra di Haaland marcia a +21 di differenza reti, mentre gli azzurri, pur reduci da dieci gol nelle ultime due partite, sono fermi a +5. Per sperare, servirebbe una vittoria con nove gol di scarto, ipotesi da fantacalcio.
A questo punto, l’Italia può solo sperare in un passo falso norvegese. L’unica squadra che potrebbe rallentare la corsa scandinava è Israele, ma la partita si giocherà a Oslo e i valori in campo sembrano tutti dalla parte di Haaland e compagni. Se gli israeliani non faranno il miracolo, per gli azzurri sarà di nuovo playoff.
Il regolamento non aiuta a dormire sonni tranquilli: una semifinale e una finale in gara secca, dentro o fuori. La semifinale si giocherà in casa della squadra con miglior ranking FIFA, la finale sarà decisa dal sorteggio.
Le 16 partecipanti saranno divise in quattro fasce.
Prima fascia: le quattro seconde migliori nel ranking FIFA (Italia dovrebbe rientrarci).
Seconda e terza fascia: le altre seconde.
Quarta fascia: le migliori quattro dalla Nations League non già qualificate.
In semifinale l’Italia potrebbe pescare avversarie abbordabili come Moldova o San Marino, ma i problemi arriverebbero in finale.
Dando un’occhiata alle classifiche, le avversarie possibili sono di livello ben superiore: Slovacchia, Scozia, Grecia, Islanda, Georgia, Turchia, Ungheria, Armenia, Polonia, Bosnia, Austria, Nord Macedonia, Galles, Serbia, Repubblica Ceca.
Con quasi tutte sarebbe battaglia vera. La storia recente insegna che i playoff non sono mai scontati: basti ricordare le notti di paura con la Svezia nel 2017 e il dramma di Palermo contro la Macedonia del Nord nel 2022.
Il Ct sa che la strada è lunga e complicata: “Serve continuità, serve mentalità – ha detto – dobbiamo farci trovare pronti per ogni scenario.”
La pressione è enorme: l’Italia non può permettersi di mancare un terzo Mondiale di fila.
Per tornare ai Mondiali serve non solo vincere, ma farlo con convinzione e continuità. La squadra è in crescita, ma il destino è in parte nelle mani di altri.
Gli azzurri devono affrontare le ultime quattro partite come quattro finali, per arrivare ai playoff nel miglior ranking possibile e avere almeno la semifinale in casa.
Se Israele riuscirà a fermare la Norvegia a Oslo, il sogno primo posto potrebbe tornare vivo. In caso contrario, l’Italia dovrà passare ancora per il percorso più insidioso: il playoff. E lì, a marzo, non ci saranno seconde chance.