RIYADH (ARABIA SAUDITA) - Vincenzo Italiano si presenta con orgoglio davanti ai microfoni alla vigilia della semifinale della Supercoppa italiana contro l’Inter. “Siamo orgogliosi di essere qua a giocarci questo trofeo. Abbiamo avuto questa capacità di aver vinto la Coppa Italia dopo 50 anni. Questa formula è bella, ti mette alla prova con grandi club. Proviamo emozione e soddisfazione di poterci giocare questo trofeo con Napoli, Milan e Inter. Con loro c’è il Bologna, il quarto incomodo che deve metterli in difficoltà. Se vogliamo rendergli la vita difficile non dobbiamo fargli regali, la superficialità dev’essere sotto zero”.

Chiaramente tra le quattro squadre il Bologna non può essere inserito tra le favorite, ma Italiano rivendica un percorso in continua crescita: “Noi siamo in salute, anche se arriviamo da una sconfitta in campionato. Quest’anno abbiamo onorato il percorso in Europa League, inanellando vittorie. Siamo in una zona di classifica importante, in campionato abbiamo perso contro la Juve ma questo ko non ci ridimensiona. Siamo in linea con i programmi”.

Difficile per il tecnico siciliano dimenticare le assenza o le difficoltà fisiche di alcuni sui ragazzi: “Abbiamo avuto grossi problemi nel reparto difensivo - ha continuato - ma lì De Silvestri e Lykogiannis si sono adattati. Rientra Immobile. Averlo vuol dire avere gol, esperienza, essere più pericolosi e spero di alzargli a breve il minutaggio”. Infine il Bologna, con i suoi quasi 500 tifosi arrivati a Riyadh, sarà la squadra più seguita:

“Questa grande spinta emotiva la percepisco, specialmente al Dall’Ara, ma i nostri tifosi sono numerosissimi in Italia e in Europa. Noi dobbiamo ripagare questi sacrifici anche per renderli più orgogliosi di quello che abbiamo fatto in precedenza. Vediamo se, tutti insieme, riusciamo a rimanere qualche altro giorno qui. L’affetto e l’amore che i bolognesi hanno per questa maglia è pazzesco”.

Al suo fianco un bolognese “acquisito” come Lorenzo De Silvestri: “Siamo partiti dal basso e ora ci stiamo facendo riconoscere da tutti. Ma la cosa bella è che siamo un grande gruppo, con nessuno che vuole prevalere sugli altri. Bisogna ricordarsi sempre da dove si è partiti”.

Il capitano rossoblù richiama i suoi compagni e i tifosi a concentrarsi sul presente, senza farsi distrarre dal passato: “Il passato è passato, dobbiamo rimanere focalizzati sul presente. Serve anche un po’ di fortuna, ma le gare del passato non contano. Conta solo domani e questa semifinale. Mi sento di dire, a nome di tutta la squadra, un grande grazie ai nostri tifosi. Sono convinto che loro sanno come siamo come persone. Da tre anni siamo più o meno gli stessi, hanno iniziato a capire come stiamo anche tra di noi”.

Il giocatore chiosa ricordando le sue ultime due presenze in campionato da centrale contro Lazio e Juventus per fare fronte alle emergenze della squadra: “È stato bello entrare con la Lazio e con la Juve, ricoprire questo ruolo è una cosa che mi stuzzica, sono totalmente a disposizione della squadra”.