MADRID - “Proteggermi? Prima affermano che l'ambiente all'interno della federazione sarebbe stato sicuro e poi annunciano che non mi avrebbero convocato per proteggermi. Le giocatrici sanno bene che si tratta di un'altra strategia di divisione e manipolazione per intimidirci e minacciarci con ripercussioni legali e sanzioni economiche".
Jenni Hermoso risponde così, con un comunicato diffuso sui suoi canali social, alla mancata convocazione con la nazionale spagnola in vista delle gare di Nations League.
"Il miglior modo per proteggerla era non convocarla", ha spiegato ieri Montse Tomè, chiamata a sostituire Vilda in panchina dopo lo scandalo Rubiales.
La Hermoso si schiera, poi, accanto alle compagne di squadra. "Voglio mostrare ancora una volta il mio pieno sostegno alle mie colleghe che sono state colte di sorpresa e costrette a reagire a un'altra spiacevole situazione causata dalle persone che continuano a prendere decisioni all'interno della RFEF. Questo è il motivo per cui stiamo combattendo e perché lo stiamo facendo in questo modo".
Il riferimento è alla chiamata di alcune calciatrici spagnole che avevano chiaramente richiesto di non essere inserite nell'elenco delle convocate