MILANO - Quindici stagioni di altissimo livello in Coppa del mondo e una carriera nella quale ha raccolto risultati ben al di sotto di quanto avrebbe meritato. Johanna Schnarf ha deciso di ritirarsi dall’attivita’ agonistica, dopo il terzo serio infortunio della sua vita sportiva rimediato a Copper Mountain nel novembre 2018 (frattura scomposta di tibia e perone alla gamba sinistra), che ha lasciato il segno nel fisico e nella testa della 35enne finanziera di Valdaora (Bz). Gli altri due (legamento crociato e menisco del ginocchio sinistro nel 2006 e legamento crociato e menisco del ginocchio destro nel 2012), per quanto dolorosi, furono comunque utili al suo percorso di crescita.
“A Johanna, la cui decisione e’ maturata con grande serenita’ e consapevolezza, va un grande grazie da parte di tutta la famiglia gialloverde per lo straordinario impegno profuso in questi anni di sport ad altissimi livelli e per il coraggio, la tenacia, lo spirito di sacrificio e di appartenenza con i quali ha sempre alimentato, in piena sintonia con i valori della Guardia di Finanza, la sua splendida carriera sportiva”, sottolinea il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle.
“Ricordo come se fosse oggi la prima convocazione in Nazionale - spiega l’azzurra -. Si trattava della trasferta in Nordamerica di Lake Louise e facevo ancora parte della squadra B. Il supergigante non fu un granche’, uscii dopo il primo salto, ma fu un’esperienza importante che mi servi’ per cominciare a capire come funzionava il mondo del professionismo, accanto a campionesse come Isolde Kostner e Daniela Ceccarelli. Quella fu una stagione un po’ difficile perche’ mi dividevo fra Coppa del mondo e Coppa Europa.
Mi manchera’ l’adrenalina, la tensione del pregara, forse un po’ meno mi manchera’ il sacrificio per rimanere al vertice. E poi quanti ricordi con le mia compagne di squadre, ho vissuto per 15 anni in una seconda famiglia”. La migliore annata di Schnarf e’ datata 2017/18, conclusa al ventesimo posto nella classifica generale, con buoni piazzamenti in supergigate (dove si piazzo’ ottava nella graduatoria di supergigante, mentre fu sesta in discesa nel 2017 e settima in combinata nel 2016. E’ salita due volte sul podio di coppa (seconda nel supergigante di Cortina del 2018 e seconda nella discesa di Crans Montana del 2010 a un centesimo dalla vittoria), partecipando a cinque Mondiali (un sesto posto nella supercombinata di Val d’Ise’re nel 2009 come migliore piazzamento) e a due Olimpiadi, con il quarto posto nel supergigante di Whistler del 2014 in cui ha fallito il bronzo per appena 11 centesimi e quinta nel supergigante di PyeongChang.
“Il rimpianto piu’ grande della mia vita sportiva e’ stato quello di arrivare tante volte vicino al risultatone, mi e’ mancata la zampata per lasciare definitivamente il segno - dice Johanna Schnarf -. Pero’ ho vissuto tante belle giornate. Alle Olimpiadi di Vancouver, ad esempio, il quarto posto in supergigante a pochi centesimi dalla Vonn non mi ha deluso piu’ di tanto, perche’ arrivavo da una stagione senza risultati di livello, ma nell’occasione piu’ importante ho tirato fuori cio’ che avevo.
Ricordero’ sempre il podio di Cortina, soprattutto a livello emotivo, perche’ ero sulla mia pista favorita. L’episodio piu’ deludente? Nel 2006, quando mi qualificai all’ultima gara per le Olimpiadi di Torino, quando mi infortunai al ginocchio sinistro, prche’ arrivo’ nel momento in cui andavo veramente forte. Il futuro? Rimango a disposizione delle Fiamme Gialle, mi dedichero’ maggiormente alla famiglia, dopo tutti questi anni passati in giro”.