PARIGI - Una doppietta da sogno al termine di un Tour praticamente dominato. Un successo meritatissimo dopo aver indossato i panni del re incontrastato della Grand Boucle per ventuno giorni: finalmente Jonas Vingegaard si è potuto sciogliere in un sorriso, il danese si è aggiudicato l'edizione numero 110 del Tour de France rifilando 7'29" a Tadej Pogacar e 10'56" ad Adam Yates.

Un successo d'altri tempi, con un solo protagonista: il corridore della Jumbo-Visma si è messo sulle spalle la maglia gialla a Cauterets-Cambasque e l'ha tenuta fin sugli Champs-Élysées sbaragliando la concorrenza nella terza e ultima settimana. Complicato anche trovare gli aggettivi dopo la cronometro vinta a Combloux e il mezzo capolavoro a Courchevel, dove per poco non ci scappava la seconda vittoria di tappa consecutiva.

La UAE ha tentato l'affondo, ha cercato di sfiancare un corridore che ha scientificamente preparato la Grand Boucle senza sbagliare praticamente nulla: l'affare a due però si è risolto con una prova di forza, quel mostrare i muscoli come soltanto la Jumbo-Visma sa fare. Due vittorie a testa, questo recita l'albo d'oro: lo spareggio è rimandato, ma soltanto di un anno.

Lo spettacolo comunque non è mancato nemmeno nell'ultima frazione, la Saint-Quentin-en-Yvelines-Parigi di 115 chilometri: il primo tratto, come di consueto, è stato dedicato a foto di rito e ai saluti tra i corridori, con un'andatura cicloturistica mantenuta fino all'entrata di Parigi.

Suggestivo il passaggio all'interno del Museo del Louvre, la gara vera e propria è iniziata all'interno del circuito cittadino (8 giri previsti): Pogacar ha dato spettacolo con un attacco solitario, poi il gruppo si è ricompattato immediatamente fino ad arrivare alla volata finale. È stato Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe) ad imporsi al fotofinish contro Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Dylan Groenewegen (Team Jayco Alula). Il belga ha comunque conquistato la maglia verde, con lo stesso Pogacar che ha mantenuto la maglia bianca di miglior giovane. Sorride anche Giulio Ciccone, lo scalatore abruzzese ha potuto festeggiare la vittoria della maglia a pois, obiettivo che mancava ai colori azzurri dal 1992 (l'ultimo vincitore fu Claudio Chiappucci, ndr).

"È una sensazione incredibile vincere il Tour per la seconda volta consecutiva. Grazie alla mia squadra, alla mia famiglia, ma anche a tutta la Danimarca - ha ribadito Vingegaard dopo l'arrivo nella Ville Lumière -. È stato un lungo viaggio, con Tadej (Pogacar, ndr) c'è stata una lotta bellissima, mi sono divertito tanto".

"Spero di tornare l'anno prossimo per provare a vincere la terza edizione", l'auspicio del danese. Si chiude il Tour de France, ma gli appuntamenti col grande ciclismo non mancheranno: il 26 agosto partirà La Vuelta a España 2023 - dove parteciperà anche Vingegaard, in squadra con Roglic vincitore dell'ultimo Giro d'Italia - con la cronosquadre di Barcellona. Il 6 agosto ci sarà invece il mondiale di Glasgow, in Scozia.

Queste le classifiche generali dopo la 21a e ultima tappa del Tour de France 2023, la Saint-Quentin-en-Yvelines - Parigi di 115 chilometri:

MAGLIA GIALLA (classifica a tempo):

1. Jonas Vingegaard DEN (Jumbo-Visma) in 82h05'42" 2. Tadej Pogacar SLO (Uae Emirates) a 7'29" 3. Adam Yates GBR (Uae Emirates) a 10'56" 4. Simon Yates GBR a 12'23" 5. Carlos Rodriguez ESP a 13'17" 6. Pello Bilbao Lopez ESP a 13'27" 7. Jai Hindley AUS a 14'44" 8. Felix Gall AUT a 16'09" 9. David Gaudu FRA a 23'08 10. Guillaume Martin FRA a 26'30"