TORINO - Avanti con Thiago Motta, ma la gara contro il Genoa di sabato 29 marzo potrebbe essere decisiva per il futuro del rapporto tra il tecnico italo-brasiliano e la Vecchia Signora.
Il confronto tra proprietà e dirigenti della Juventus ha confermato la volontà di proseguire con l’allenatore e se contro i rossoblù di Patrick Vieira, oltre alla vittoria, arrivasse anche una prestazione convincente verrebbero scacciati via gli spettri di possibili ribaltoni a campionato in corso.
Quello che resta invece improbabile è di rivedere ancora Thiago Motta sulla panchina bianconera dopo il 25 maggio, data della conclusione di questo campionato: il 19 giugno, quando i bianconeri esordiranno al Mondiale per Club contro gli emiratini dell’Al-Ain, un ciclo differente potrebbe essere aperto con una nuova guida tecnica.
L’addio anticipato, come detto, al momento è escluso ma dopo una stagione così fallimentare, e con il rischio di rimanere fuori dalla prossima Champions League, gli scenari potrebbero cambiare di giorno in giorno.
I nomi che sempre con più insistenza di fanno per un passaggio di consegne sono quelle dell’ex ct azzurro Roberto Mancini reduce dalla deludente esperienza alla guida della nazionale dell’Arabia Saudita, e ancor più quello di Igor Tudor, in vantaggio perché la Juventus la conosce bene grazie ai trascorsi da calciatore e da vice allenatore nella stagione di Andrea Pirlo in panchina, ma soprattutto perché a differenza di Mancini potrebbe anche essere una scelta (eventualmente) temporanea.