TORINO - “Abbiamo cercato di trovare il giusto equilibrio tra la situazione finanziaria, soprattutto sul fair play finanziario Uefa, e la rosa da rendere competitiva che abbiamo cercato di rinforzare. E penso che ci siamo riusciti”.
Sono le parole di Damien Comolli, direttore generale della Juventus che nel giorno della presentazione di Edon Zhegrova e Lois Openda non nasconde la sua soddisfazione per come i bianconeri hanno operato sul mercato.
Openda è arrivato in extremis quando è saltato l’affare Randal Kolo Muani con il Paris Saint-Germain e a questo proposito Comolli ha precisato: “Ho letto articoli di discussioni con il presidente del Psg. E’ falso, sono bugie. Qualcuno ha cercato di manipolare una situazione che non esiste”, ha aggiunto il dg che ha dunque archiviato positivamente il mercato estivo ringraziando “la proprietà per l’impegno durante la finestra, c’è stata grande presenza, impegno e disponibilità”.
Come detto, oggi era il giorno della presentazione degli ultimi due arrivati. Il kosovaro Edon Zhegrova aveva affrontato la Juventus con la maglia del Lille: “Quando ho giocato contro è stata una grandissima partita e un’opportunità per metterci in mostra. Quell’epoca è finita e sono contento di essere qui. Tutti stanno facilitando questo ingresso e sono lieto di far parte di questa squadra”.
Parole di circostanza di un calciatore che ha raccontato le sue sensazioni quando è stata intavolata la trattativa: “La Juve è un grande club e ho sempre voluto giocare per un grande club. La prima volta che mi sono sentito con Comolli e Chiellini ero contento dell’interessamento ed era un sogno che diventava realtà. Sono particolarmente contento e orgoglioso”. Ma i tifosi dovranno ancora aspettare per vederlo in azione. Il giocatore non è ancora pronto come lui stesso ha ammesso e contro l’Inter guarderà i nuovi compagni dalla tribuna: “Non farò parte della partita, devo ancora lavorare, so l’importanza della partita e sosterrò la squadra”, si è limitato a dire.
Potrebbe invece esserci Openda: “Sono pronto come tutta la squadra”, ha detto il belga raccontando di aver “sempre giocato da nove”. Però ha anche aggiunto: “Sono flessibile. Vedremo cosa succederà nelle prossime partite. Io posso giocare dove l’allenatore vuole”. Openda conosce bene la concorrenza del reparto: “Ne sono consapevole, ci sono grandissimi attaccanti. Chiaro che non giocherò tutte le partite ma lo sapevo. Sono pronto ad entrare in campo quando sarà necessario”.
L’impatto con il campionato italiano potrebbe non essere semplice e immediato: “Ho giocato in Francia, Germania, Olanda e Belgio, ho giocato in tante squadre e quindi ho imparato da ogni campionato. Ora sono in Italia e questo era il club migliore dove dare il mio contributo. So che sarà dura, ma sono pronto”.
Intanto il tecnico Igor Tudor sta valutando le mosse da adottare sabato nella sfida della terza giornata di Serie A in programma alle 18 all’Allianz Stadium di Torino contro l’Inter: Openda potrebbe essere una soluzione in avanti nel caso in cui il tecnico croato decidesse di affidarsi a un tridente con Yildiz alle spalle di due punte. Si giocherebbe il posto con Vlahovic visto che al momento il canadese David sembra in vantaggio su tutti.