Le prospettive ci sono tutte e le ambizioni non mancano. Kimi Antonelli, reduce da una gra da grande protagonista a Suzuka, in un’intervista a Sky Sport fa capire che non ha paura di puntare in alto.
Il pilota italiano della Mercedes parla di una leggenda dello sport italiano come Valentino Rossi e di un fuoriclasse, come Jannick Sinner, che ha già scritto la storia del tennis italiano.
“Spero di arrivare ai loro livelli il più presto possibile. La strada è ancora lunga e non facile ma quello è sicuramente l’obiettivo”.
Non male come traguardo, del resto con Vale Rossi c’è un gran feeling e avere un amico del calibro del “dottore” può sicuramente aiutare, anche perchè entrambi hanno qualcosa da trasmettersi.
“Non mi permetterei mai di dargli dei consigli. Solo in kart qualche volta mi chiede qualche consiglio, ma è più lui che li dà me. Io cerco di essere sempre curioso, ho la fortuna di avere un bel rapporto con lui. Qualche settimana fa siamo andati insieme in kart, è bello avere un bel rapporto con lui e con gli altri piloti dell’Academy. Valentino è sempre stato molto gentile nei miei confronti, ha sempre cercato di darmi consigli per le gare e per la vita in generale”.
Come detto in Giappone ha fatto una grande gara, diventando il più giovane leader di un GP nella storia della Formula 1.
“Direi un pò troppo ma devo dire che è stato un bel weekend. Difficile all’inizio, soprattutto nelle prove libere, perché ho fatto molta fatica a prendere confidenza con la macchina e con la pista. In qualifica sono riuscito a fare un bello step in avanti in termini di guida e poi la gara è stata una conseguenza, facendo molti giri di seguito, sono riuscito a prendere sempre più confidenza con la macchina. Qual è la soddisfazione più grande: essere stato il più giovane leader di un GP o il giro veloce? Il giro veloce. Anche essere stato in testa è stato bello, però l’obiettivo sarà restarci per tutta la durata della gara. La cosa positiva e di cui sono più contento è il feeling che ho avuto in macchina”.
Le pressioni non lo spaventano, a colpire è la sua serenità. “Devo dire che in gara non è che fossi così tranquillo...però l’esperienza e avere in mano la situazione aiutano molto a rimanere più calmo, soprattutto nei momenti difficili”.
Fin qui ha corso in piste nuove e che non conosceva, ora invece si andrà Bahrain, circuito che conosce bene ed è legittimo pensare di poter alzare l’asticella.
“Sicuramente sì. Le condizioni saranno diverse rispetto ai test, perché farà molto più caldo, però solo il fatto di conoscere già la pista è importante e mi permette di arrivare al weekend con un livello di confidenza maggiore - dice nell’intervista rilasciata a Sky Sport -. Ho già guidato lì anche con una vettura di Formula 1, ho più conoscenza in generale e sicuramente si potrà fare meglio, soprattutto in qualifica. Ma non mi aspetto di arrivare lì e fare la pole position, perché anche gli altri andranno fortissimo. Quanti decimi vale questa confidenza? Tre decimi, tre decimi e mezzo. Riuscivo a ‘giocare’ di più con la macchina, a metterla dove volevo io e soprattutto non avevo paura di esplorare e spingere sempre più vicino al limite. Devo dire che la confidenza fa veramente tanto”.
In Bahrain pensa di poter puntare “alla top cinque. Se faccio tutto nel modo giusto e anche una bella qualifica, la top cinque è un qualcosa che si può ottenere e sicuramente quello sarà l’obiettivo”.