Da ‘grande accusatore’ di Jannik Sinner a convinto sindacalista. Nick Kyrgios continua a mostrare mille volti e sempre differenti.

L’ultimo riguarda la sua vicinanza, non solo ‘emotiva’, alla Professional Tennis Players Association, il sindacato fondato dal serbo Novak Djokovic e dal canadese Vasek Pospisil che ha avviato un’azione legale contro gli organi di governo del tennis mondiale (Atp, Wta, ITf e Itia).

Azione rispedita al mittente dai destinatari, convinti che sia divisiva, deplorevole e fuorviante Il quasi 30enne australiano, numero 13 del ranking nel 2016 e vincitore di sette tornei del massimo circuito, è tra i 12, tra attuali ed ex giocatori, a risultare tra i querelanti insieme alla PTPA nella denuncia depositata presso la corte distrettuale di New York.

“Ho pensato che le persone sapessero che stava succedendo qualcosa dietro le quinte da molto tempo - ha detto a Kyrgios a Sky Sports - Volevamo fare qualcosa per il futuro del tennis. Non voglio entrare nei dettagli, ma sono stato il più coinvolto possibile in tutto quello che è successo”.

“Questo sarà un momento speciale per il tennis, di sicuro. Le cose dovevano cambiare. È un grande giorno per il tennis”.

Tra le lamentele della Ptpa ci sono la soppressione della competizione tra i tornei, che secondo l’organismo riduce i premi in denaro, un sistema di punteggio draconiano, un programma insostenibile e lo sfruttamento finanziario dei giocatori.

La Ptpa ha anche accusato gli organi di governo del tennis di ignorare il benessere dei giocatori costringendo gli atleti a gareggiare a tarda notte e con un caldo estremo, bollando anche le pratiche antidoping come un’invasione della privacy.

“Siamo l’unico sport al mondo che non ha un’associazione di giocatori - ha aggiunto Kyrgios - Il primo obiettivo della PTPA era far sentire proprio la voce dei giocatori. Ho la sensazione che non veniamo ascoltati. Ad esempio, utilizziamo palle diverse praticamente ogni settimana, cose che non dovrebbero assolutamente accadere in uno sport professionistico di alto livello”.

“L’Atp aveva così tanto potere, non deve mostrare nulla a nessuno. Ora le cose dovranno cambiare, dovranno mostrare come funzionano le cose, ed è allora che le persone si renderanno conto che non sono state fatte correttamente per molti anni. Non credo che i giocatori siano stati molto contenti di ciò che hanno guadagnato nel tour rispetto ad altri sport e questo è sicuramente uno dei motivi principali della denuncia”, ha concluso Kyrgios.