“Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari”, si legge nel rapporto frutto di una ricerca condotta tra aprile e luglio, nelle aree di Kharkiv, del Donbass e di Mykolaiv.

Immediata la replica del governo ucraino, che tramite Mychajlo Podolyak, consigliere del presidente, ha dichiarato: “L’unica cosa che rappresenta una minaccia per gli ucraini è l’esercito russo di carnefici e stupratori che viene in Ucraina a commettere un genocidio. È un peccato che un’organizzazione come Amnesty International stia partecipando alla campagna di disinformazione e di propaganda. Russa. Mosca cerca di screditare le forze armate ucraine agli occhi delle società occidentali e di interrompere la fornitura di armi utilizzando l’intera rete di influenza”.

Amnesty fa sapere di aver fatto visita ai luoghi colpiti dagli attacchi, di aver parlato con i sopravvissuti, con testimoni e con i familiari di vittime ed ha proceduto a visionare le armi usate per gli attacchi stessi.

La ricerca ha portato al riscontro di elementi che proverebbero che le forze ucraine hanno lanciato attacchi da centri abitati, dall’interno di edifici civili.

“La maggior parte dei centri abitati dove si erano appostati i soldati ucraini si trovava a chilometri di distanza dalle linee del fronte e dunque ci sarebbero state alternative che avrebbero potuto evitare di mettere in pericolo la popolazione civile. - continua il rapporto - In questo modo (l'esercito ucraino) è venuto meno al dovere di prendere tutte le possibili precauzioni per proteggere le popolazioni civili”.

“In cinque diverse località, gl inviati di Amnesty International hanno visto le forze ucraine usare gli ospedali come basi militari. Usare gli ospedali a scopi militari è una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario”.

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha invitato Amnesty International a “smetterla di creare una falsa realtà in cui tutti sono un po' colpevoli e, piuttosto, a riportare la verità su cosa sia la Russia oggi”.