MELBOURNE - Come studenti al primo giorno di scuola. A Melbourne sta per alzarsi il sipario sul Mondiale di Formula 1 e i protagonisti non vedono l’ora di scendere in pista.

Le indicazioni emerse dai test di Sakhir dicono McLaren favorita ma fino alle qualifiche si parte tutti alla pari. E non tutti si nascondono. “In Bahrain credo che la McLaren fosse più veloce, ma non so se sarà così anche in questo fine settimana perché questa è una pista a sé - le sensazioni di Charles Leclerc - Il nostro obiettivo è il titolo mondiale a prescindere da come inizieremo la stagione, se da cacciatori o da lepri. Dovremo rimanere calmi e lavorare duramente come abbiamo fatto nel 2024”.

Di rimando l’altro ferrarista, Lewis Hamilton, è parso molto sicuro di sé, convinto del valore aggiunto che può portare al Cavallino e per nulla turbato dall’enorme attenzione mediatica che ci sarà attorno a questo incredibile binomio. “Non sento la pressione per indossare questi colori - ha affermato il sette volte campione del mondo - e so cosa posso portare alla scuderia. So che posso fare risultati, so cosa ci vuole per farlo. Si tratta solo di abbassare la testa e lavorare. Non ho la presunzione che sarà facile e non lo è. Non sono qui per dimostrare nulla a nessuno”.

Per il titolo bisognerà sempre fare i conti con la Red Bull di Max Verstappen, affatto distratto dai rumors di mercato (il suo contratto scade nel 2028 e si è tornato a parlare di interesse da parte di Mercedes e Aston Martin), e concentrato sul da farsi visto che “non siamo i più veloci al momento. Io farò la mia parte in pista minimizzando gli errori e conquistando più punti possibili. C’è ancora tanto lavoro da fare ed è su quello che ci concentreremo. In Australia la pista è totalmente diversa dal Bahrain, quindi non abbiamo idea di come si comporterà la vettura. La macchina è migliorata a livello di guidabilità, dobbiamo avere pazienza e continuare a cercare qualche margine di sviluppo anche se ormai è difficile essendo arrivati all’ultimo anno di questo ciclo regolamentare”.

Ma, come detto, i riflettori sono puntati sulle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, che dopo il titolo Costruttori vinto nella scorsa stagione mettono nel mirino anche quello piloti. “Ho piena fiducia nelle mie capacità - ha affermato Piastri - ed ho lavorato molto su quelle che sono state le mie lacune emerse nel corso della scorsa stagione. Con Norris partiamo alla pari, chi sarà più veloce andrà avanti”.

“Non credo che siamo più avanti dei nostri concorrenti rispetto alla scorsa stagione - ha invece affermato il vice-campione del mondo - anzi penso che siamo in una situazione simile a quella delle altre tre principali concorrenti e dobbiamo lavorare duramente per assicurarci di essere davanti a loro questo fine settimana”.

L’Italia tornerà ad avere un pilota al via a 1190 giorni dal 12 dicembre 2021, quando in pista c’era Antonio Giovinazzi. A rappresentare il tricolore sarà il 18enne bolognese Andrea Kimi Antonelli, su cui la Mercedes ha puntato per il post-Hamilton. “Sto provando delle sensazioni incredibili - ha ammesso - con piloti che fino allo scorso anno guardavo in tv”.

Il compagno di squadra, George Russell, guarda oltre: “Sappiamo che la McLaren è senza dubbio la favorita in questo momento. La nostra macchina va bene e sono fiducioso che questa vettura sarà un po’ più costante e meno aggressiva”.