PARIGI (FRANCIA) - Riconfermarsi non è mai facile, soprattutto davanti al proprio pubblico. La Francia ha avuto soltanto un paio di esitazioni, giusto il tempo di prendere fiato per andare a conquistare la seconda medaglia consecutiva nella pallavolo maschile.
Se il 3-0 all’Italia in semifinale poteva sembrare frutto di un crollo degli azzurri, quello rifilato alla Polonia fa capire la forza di una squadra in grado di compiere un'impresa incredibile: 25-19 nel primo set, 25-20 nel secondo e un 25-23 a fine del terzo parziale che ha fatto esplodere l’Arena Sud 1 di Parigi, piena all’inverosimile per festeggiare un altro traguardo storico.
I padroni di casa, infatti, col primato nella pallavolo hanno eguagliato il record di Atlanta 1996 quando vinsero 15 medaglie d’oro. Non è bastato Leon alla Polonia per gestire la furia transalpina, l’attaccante della Sir Safety si è arreso allo strapotere dei padroni di casa guidati da Patry, miglior marcatore con 17 punti.
Prestazione di livello anche per Clevenot, un altro che ha fatto soffrire gli azzurri di Fefè De Giorgi: soltanto i sussulti dello stesso Leon nel finale hanno spaventato la Francia, ma l'errore in battuta dell'attaccante polacco ha chiuso i giochi sul 3-0.
A sorridere è Andrea Giani, al suo primo oro olimpico da allenatore dopo quello sfiorato da giocatore con la generazione dei fenomeni: “È bello vincere da allenatore sono emozioni diverse - ha commentato -, io la medaglia non la porto a casa. Da giocatore è un’altra cosa. Chiudere un torneo con una medaglia d’oro per un allenatore è importante vuol dire che hai fatto una programmazione giusta sotto tutti i profili. Abbiamo cambiato molto, dando delle priorità, con giocatori che hanno creduto molto in quello che stavamo facendo. Le vittorie sono frutto del livello di gioco. Sono contento perchè con lo staff abbiamo cambiato tecnicamente squadra e giocatori. Se vinci tante partite al tie break non accade per caso, vuol dire che la squadra è abituata alle difficoltà e a trovare le soluzioni per superarle”.
