Il Licodia Eubea Social Club ha recentemente aperto le porte del suo sodalizio per un pranzo intriso di generosità e grande spirito comunitario. Il presidente Domenic Ballirò ha espresso tutta il suo sostegno e la sua vicinanza all’evento, che ha visto la delegazione di Melbourne dell’Ordine Militare e Ospitaliero di Santa Maria di Betlemme donare un assegno da 47mila dollari all’Olivia Newton-John Cancer Wellness & Research Centre dell’Austin Hospital di Heidelberg.

“Ci tengo molto a questo pranzo di oggi, lo sento particolarmente vicino al mio cuore, poiché mia moglie Margherita ha avuto il cancro al seno sette anni fa e l’Olivia Newton-John Cancer Centre è stato fondamentale nel suo percorso di guarigione”, ha detto Ballirò.

Presenti non solo le dame e i cavalieri dell’Ordine, le famiglie, gli amici e alcuni presidenti di altri sodalizi, come Claudio Tolli dell’Associazione Laziali del Victoria, ma anche due ospiti speciali. Il primo, Vincent Ramos, interim director dell’Austin Health Foundation e Olivia Newton-John Cancer & Wellness Centre, e Giuseppe Nastasi, non solo nella sua veste di comandante dell’Ordine, ma anche come figura professionale con un’esperienza in medicina olistica da oltre 25 anni, oltre ad avere un’esperienza cinquantennale in pediatria, geriatria e altri campi.

“Circa dieci fa, abbiamo avuto il piacere di donare 14mila dollari all’Olivia Newton-John Cancer Centre. Cinque settimane fa abbiamo raggiunto, collettivamente, i fondi sufficienti per un’altra donazione. Quindi ho chiesto al dottor Nastasi di tornare al centro per vedere come potevamo aiutarli”, ci ha raccontato il grande ufficiale di giustizia dell’Ordine, Santo Zappulla, che ha subito trovato il generale consenso da tutti i componenti dell’Ordine di Melbourne.

“Ho visitato il centro una decina di anni fa insieme a Santo e ricordo di essere rimasto immediatamente stupito dalla rivoluzionaria gestione dell’ottimo centro di cura palliativa. L’atmosfera è molto familiare, lo dico senza esitazione avendolo sperimentato in prima persona, poiché mia moglie ha dovuto compiere dei cicli di radioterapia in sede”, ha ricordato Nastasi durante i discorsi ufficiali avvenuti a metà evento, poco prima della consegna dell’assegno.

È stata poi la volta di Vincent Ramos, che ha iniziato con i dovuti, e sentiti, ringraziamenti all’Ordine, per poi ripercorrere i tredici anni di vita del centro presso l’Austin Hospital, ricordando anche la prima, generosa donazione dell’Ordine ad un centro che era ancora nella sua prima infanzia.

“Nel 2004, i nostri pazienti affetti da cancro, avevano vecchie strutture a disposizione. Nonostante il servizio medico fosse già eccellente, mancavano però delle strutture all’avanguardia. Con la creazione dell’Olivia Newton-John Cancer Centre, fortemente voluto dalla stessa Olivia Newton-John, che ha prontamente risposto al nostro invito nel diventarne ambasciatrice, questa necessità è diventata realtà – ha spiegato –. In questo centro offriamo massaggi oncologici, esercizi fisiologici, agopuntura e molto altro. Purtroppo, le terapie del benessere non sono finanziate dal governo, quindi, ad oggi, tutto ciò è possibile grazie alla generosità della comunità, alla vostra generosità”. 

Ramos ha poi proseguito delineando come saranno utilizzati i soldi donati dalle dame e dai cavalieri dell’Ordine. “Siamo finalmente in grado di ampliare la Multidisciplinary Meeting (MDM) room, dove viene creato il percorso di cura consono a ogni paziente, andando così a gestire ogni particolare caso di cancro. In questa stanza, si tengono fino a venti incontri mensili, durante i quali si discutono le migliori cure, andando ad analizzare caso per caso, grazie anche all’aiuto di  schermi attraverso i quali si possono confrontare i risultati delle analisi in tempo reale, e avere quindi una sessione di brainstorming tra il personale medico, fino al raggiungimento della migliore soluzione possibile per il paziente. Questa stanza è centrale nelle cure che offriamo, e grazie al vostro generoso contributo, possiamo renderla più adeguata e al passo con i tempi”.

Il discorso si è poi concluso con una profonda riflessione su come offrire la miglior cura specifica per ogni tipo di malattia sia vitale per il paziente come per il medico.

“Vogliamo che i nostri pazienti – solo l’anno scorso ne abbiamo accolti circa 9mila – si sentano di essere in ottime mani con noi. Dall’altro lato, vogliamo che i nostri dottori crescano, umanamente e professionalmente, seguendo passo passo i loro pazienti in questo lungo e difficile percorso curativo. Questa stanza è alla base delle nostre terapie. Quindi, grazie ancora di cuore”.

Poi Santo Zappulla ha ripreso la parola, per leggere una lettera di saluti da parte del gran maestro generale dell’Ordine, il principe Angelo Amoroso D’Aragona, impossibilitato nel partecipare all’evento.

Durante l’importante momento della consegna dell’assegno, sia chi è intervenuto sul palcoscenico e sia i generosi partecipanti in sala seduti ai propri tavoli non sono riusciti a nascondere la commozione, un momento che è poi sfociato in un caloroso abbraccio collettivo, a testimonianza che non si è mai soli a combattere.