JUVENTUS -  2

CAGLIARI  - 0

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6.5; Cuadrado 6, Bonucci 5.5, de Ligt 6, Alex Sandro 5.5; Bentancur 6.5, Arthur 6 (38’st Locatelli sv), Rabiot 6 (1’st McKennie 5.5); Bernardeschi 7 (44’st De Sciglio sv), Morata 5.5 (44’st Kaio Jorge sv), Kean 6.5 (27’st Kulusevski 6.5)

In panchina: Pinsoglio, Perin, Pellegrini, Rugani, De Winter, Soulé

Allenatore: Allegri 6

CAGLIARI (5-3-2): Cragno 6; Bellanova 5, Zappa 4.5, Ceppitelli 5.5, Carboni 6, Lykogiannis 5.5; Deiola 5.5 (26’st Oliva 5), Grassi 5.5, Dalbert 5 (39’st Keita sv); Joao Pedro 6, Pereiro 4.5 (19’st Pavoletti 5.5)

In panchina: Aresti, Radunovic, Altare, Faragò, Ceter, Obert

Allenatore: Mazzarri 5

ARBITRO: Dionisi di L’Aquila 6

RETI: 40’pt Kean; 38’st Bernardeschi

NOTE: serata fredda, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Carboni, Dalbert, Pavoletti. Angoli: 7-1 per la Juventus. Recupero: 0’; 5’

TORINO - La Juventus ha chiuso il suo 2021 con una vittoria. Lo ha fatto all’Allianz Stadium di Torino battendo il Cagliari per 2-0, complicando ulteriormente la situazione della squadra sarda sempre in zona retrocessione e del suo allenatore Walter Mazzarri, la cui panchina è da stasera ancora più instabile.

In corsa per rientrare nelle zone alte della classifica, la Juventus è inevitabilmente scesa in campo inserendo la trazione anteriore contro un Cagliari che a tratti ha cercato di alzare il proprio baricentro per non subire troppo la pressione dei bianconeri.

Per quasi tutta la prima frazione, la retroguardia rossoblù ha cercato di respingere l’offensiva della Juventus e quando non sono stati i giocatori ospiti a negare la gioia ai padroni di casa è stato un palo a mettersi di mezzo: è successo all’11 quando un cross dalla destra di Cuadrado ha trovato il colpo di testa a botta sicura di Kean che è andato ad impattare sul legno alla destra di Cragno.

Niente e nessuno invece ha negato la gioia all’attaccante numero 18 della Juventus al 40’ quando, su un traversone di Bernardeschi, si è liberato dalla marcatura di Zappa e ha colpito di testa, stavolta forse in maniera poco ortodossa, sorprendendo il già citato Cragno.

Cagliari più dinamico nella ripresa e clamorosa l’occasione mancata da Dalbert al quarto d’ora che avrebbe portato i sardi sulla parità: sul cross rasoterra dalla destra di Bellanova, il brasiliano ex Inter ha svirgolato a pochi passi dalla porta difesa da Szczesny.

Al 23’ è stato invece l’estremo difensore polacco della Juventus a ergersi a protagonista deviando d’istinto in corner un colpo di testa di Joao Pedro imbeccato millimetricamente dalla destra da Zappa.

Non ha invece sbagliato Bernardeschi al 38’ quando, servito da un filtrante in contropiede di Kulusevski, ha puntato la parte sinistra dell’area di rigore e con un mancino in diagonale ha suggellato la sua prestazione e chiuso la partita.

ALLEGRI: “CONTENTO SE A FEBBRAIO CON QUESTO DISTACCO”

“Ho spostato Kean al centro dell’attacco defilando Morata perché Alvaro con la squadra chiusa mi sembrava che si fosse un pò innervosito, vedevo che faceva più fatica, gli arrivava la palla e non la gestiva bene, non attaccava bene la profondità e non si muoveva. A quel punto ho preferito mettere Kean centravanti che magari occupava un pò di più l’area, attaccava un pò di più la profondità e poi è stato bravo nell’occasione del gol”.

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, ha commentato ai microfoni di DAZN la vittoria della sua squadra a Torino contro il Cagliari per 2-0.

“Morata si è un pò sciolto, ha trovato un pò più di campo, di attacco alla profondità partendo da più largo e ne ha tratto giovamento tutta la squadra”, ha aggiunto. L’allenatore bianconero, parlando dei gol dai centrocampisti, ha poi aggiunto: “Arthur grandi gol non li ha, Locatelli da mezzala li ha e ne ha già fatti tre. I gol li devono fare McKennie e Rabiot. Rabiot, un pò perché in nazionale gioca a due un pò perché tende ad abbassarsi troppo e deve lavorare di più. In quelle situazioni potrebbe far male. Bisogna tirare, lui ha il tiro da fuori. Oggi ho chiesto ai ragazzi di tirare da fuori, Bernardeschi l’ha fatto. Bisogna trovare gol dai centrocampisti, sulle palle inattive. Bisogna lavorarci di più”.

Gennaio potrebbe essere determinante per la rimonta della Juventus: “Quando arrivi in questi momenti è divertente. Nelle ultime partite abbiamo fatto bene e gennaio è un mese importante.

Io sarei contento di arrivare a fine febbraio con questo distacco dalle prime. Perché? Perché tra gennaio e febbraio abbiamo tutti gli scontri diretti, poi se li giocheranno tra loro e noi avremo un calendario migliore. Noi quest’anno abbiamo perso con Napoli e Atalanta, e fatto tre vittorie e due pareggi. A noi mancano i punti nelle altre partite. A gennaio e febbraio ci saranno gare importanti, da cui sarà importante uscire nel migliore dei modi”.

Stasera sono arrivate 252 vittorie in Serie A come Fabio Capello: “È una bella soddisfazione, speriamo di farne tante altre. Dipende dai giocatori, se me le regalano. Io posso pensare solo a fare meno danni possibili”.

E sulle parole del prepartita di Maurizio Arrivabene che aveva detto che alcuni giocatori sono legati più ai procuratori che alle maglie, Allegri non ha risposto ma ha parlato dei singoli: “De Ligt sta crescendo molto, ha fatto una partita ottima sul piano caratteriale. Bonucci sta trasmettendo i valori della Juventus. Dybala lo aspettiamo, è un calciatore importante che deve fare gol. L’importante è che tutti stiano bene a fine dicembre, quando ci ritroveremo. Stasera non ho voluto rischiare né lui né Chiesa che stavano meglio”.

MAZZARRI: “SERVONO GIOCATORI PER IL MIO CALCIO”

Walter Mazzarri ha parlato dopo la sconfitta contro la Juventus: “La risposta i giocatori devono darla sul campo. Io e i miei collaboratori siamo dalle 9 di mattina ad Assemini e ci stiamo fino alle 19 per cercare di dar loro tutti gli input possibili. Un allenatore deve fare questo, deve dare il massimo. Le parole non servono, chiacchiere poche e fatti. Ogni volta le partite vanno analizzate, bisogna comprendere gli errori e prendersi le proprie responsabilità. Se siamo a questo punto è colpa di tutti. Quando si arriva come all’ultima partita però bisogna fare delle scelte perché quest’andamento non è piaciuto a nessuno, né a me né alle società, quindi vanno prese delle decisioni. Ogni allenatore ha le proprie idee, è importante che i calciatori siano coinvolti e abbiano le caratteristiche per fare il suo calcio - ha commentato a Dazn -. Io volevo un calcio aggressivo, stando alti, accettando anche la parità numerica dietro. In tutte le squadre che ho allenato l’ho fatto, il mio Torino era primo per palloni recuperati nella metà campo avversaria. Per fare questo ci vogliono difensori veloci, atleti, delle determinate caratteristiche. Chi è con me deve sposarlo al massimo. Questo può farci uscire velocemente da questa situazione. Io ho dato indicazioni, la società qualcosa la farà. Io sono ottimista per il futuro”.

SZCZESNY: “GIOCHIAMO CON LA PUZZA SOTTO IL NASO”

“Abbiamo lavorato ma credo ci sia ancora tanto da migliorare, nella fase difensiva e anche di più in avanti perché ogni tanto sull’1-0 ci troviamo troppo bassi, magari perché ci sentiamo un pò comodi e non va bene”.

Intervistato da DAZN al termine di Juventus-Cagliari, vinta dai bianconeri all’Allianz Stadium di Torino per 2-0, Wojciech Szczesny non nasconde le lacune dei bianconeri.

“Nel lungo non va bene perché si gioca sempre con la puzza sotto il naso, e non mi piace. Oggi, però, abbiamo portato a casa un risultato molto, molto importante”, ha aggiunto l’ex romanista.

La Juve ancora una volta ha peccato di sufficienza giocando a ritmi bassi: “È successo tante volte, anche a Venezia. Nel secondo tempo giochiamo bassi, ma tocca a noi perché non si può abbassare il livello di energie e concentrazione. Oggi ci è andata bene, a Venezia abbiamo preso gol”.

Il portiere polacco, decisivo su Joao Pedro nella ripresa, si è dato un voto per la parata: “Sei. Era abbastanza centrale”, ha concluso.