LAZIO - 2
INTER - 1
LAZIO (3-5-2): Strakosha 6; Luiz Felipe 6.5, Acerbi 6.5, Radu 6; Marusic 6, Milinkovic-Savic 7.5, Leiva 6 (34’ st Cataldi sv), Luis Alberto 6, Jony 5.5 (18’ st Lazzari 6.6); Caicedo 5.5 (18’ st Correa 6), Immobile 7. In panchina: Proto, Guerrieri, Patric, Bastos, Vavro, Parolo, J. Lukaku, Anderson, Adekanye.
Allenatore: Inzaghi 6.5
INTER (3-5-2): Padelli 5.5; Godin 6 (41’ st Sanchez sv), de Vrij 5.5, Skriniar 6; Candreva 6.5 (31’ st Moses sv), Vecino 6, Brozovic 6 (32’ st Eriksen sv), Barella 6, Young 7; R. Lukaku 5.5, Lautaro Martinez 5.5. In panchina: Handanovic, Berni, Stankovic, Bastoni, Ranocchia, D'Ambrosio, Biraghi, Borja Valero. Allenatore: Conte 5.5
ARBITRO: Rocchi di Firenze 6
RETI: 44’ pt Young; 5’ st Immobile (rig.), 24’ st Milinkovic-Savic
NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: de Vrij, Leiva, Luiz Felipe, Godin, Lazzari, Inzaghi, Milinkovic-Savic. Angoli: 6-4 per la Lazio. Recupero: 2’; 5’.
ROMA - La Lazio, battendo l’Inter, si è proposta come prima sfidante della Juve nella corsa allo scudetto. La squadra di Inzaghi ha ribaltato il risultato. Una traversa di Milinkovic, un’occasione mancata da Lukaku e il gol di Young, sono state le emozioni maggiori di un primo tempo equilibrato. Ha prevalso l’attenzione tattica e una maggiore predisposizione complessiva dell’Inter ad attaccare, sfociata nel gol del vantaggio nerazzurro di Young, dovuto anche a un momento di disattenzione della difesa biancoceleste, in particolare Strakosha e Marusic che non ha marcato bene l’inglese. Per Young il primo gol “italiano”. Nell’intervallo l’Inter aveva acciuffato la Juve in testa e la Lazio era a quattro punti. Ma la situazione è cambiata subito all’inizio della ripresa per una serie di errori della difesa nerazzurra, che ha provocato un rigore realizzato da Immobile, al 26.mo gol stagionale in campionato. Insomma, le difese più forti del campionato hanno commesso errori marchiani. La Juve a questo punto è passata a +2 sull’Inter e +3 sulla Lazio. Col gol rocambolesco di Milinkovic (difesa nerazzurra ancora colpevole) la classifica è cambiata ancora: Juve a +1 sulla Lazio e +3 sull’Inter.
I cambi sono giovati alla Lazio, che ha mancato il terzo gol. Il sorpasso della squadra di Inzaghi nei confronti dell’Inter, ha segnato un passaggio importante del campionato, che è ancora lungo, ma ha candidato la squadra capitolina al ruolo di vera avversaria della Juve. Conte, che aveva portato i suoi al ruolo di antagonisti della Juventus nella lotta per lo scudetto, ha ottenuto i rinforzi desiderati, ma sta scoprendo le lacune della propria squadra, specie in difesa. Inzaghi invece sta raccogliendo i frutti di un lavoro certosino. Nello scontro fra le due squadre dalle difese meno battute, ha prevalso quella con l’attacco più forte. Naturalmente c’è tempo per rimediare, ma già questa prima sentenza può essere indicativa nei confronti di un’Inter che il primo marzo dovrà affrontare a Torino la Juventus. Inzaghi aveva recuperato Radu e Milinkovic, reduci da squalifica e aveva perso Lulic, sostituito da Jony. Caicedo e Marusic preferiti a Correa e Lazzari-Conte aveva potuto schierare Lautaro, ma non Handanovic, e aveva preferito far partire Eriksen dalla panchina, preferendogli inizialmente Barella. La fase di studio iniziale è durata poco ed è stata spezzata da un colpo di testa di Godin alto.
L’Inter è sembrata voler prendere l’iniziativa, ma un missile di Milinkovic ha fatto tremare la traversa della porta nerazzurra. La squadra di Conte in realtà è sembrata propensa a fare la partita, la Lazio ha atteso di partire in contropiede. Un’azione Brozovic-Lukaku è sfociata in un sinistro deviato da Strakosha. Dopo venti minuti anche i biancocelesti hanno cercato la profondità e il tiro: Immobile ha sparato alta una palla dai venti metri. Vecino, Lukaku e Candreva si sono spesso proiettati in avanti e, in generale, l’Inter è sembrata più predisposta alla manovra d’attacco. Nel finale di primo tempo è stata tuttavia la Lazio a spingersi nella metà campo interista. Ma al 44’ un forte tiro dell’ex laziale Candreva è stato respinto (male) da Strakosha e Young (lasciato indisturbato da Marusic) ha insaccato sotto la traversa. Un lampo nella notte, romana, favorito da un certo rilassamento della difesa laziale. Al 3’ della ripresa, un errore di Skriniar che ha reso inutile l’uscita di Padelli, poi De Vrij ha spinto Immobile che stava per segnare. Giallo o rosso? Rocchi ha operato per il giallo a De Vrij. Rigore lampante che Immobile ha segnato sulla sinistra del portiere interista. Poi Acerbi ha impedito a Lukaku di riportare in vantaggio l’Inter.
Inzaghi ha cambiato: Lazzari e Correa in campo al posto di Jony e Caicedo. Ma al 24’ un tiro di Marusic è stato respinto sulla linea da Brozovic, poi Vecino ha toccato e Milinkovic di sinistro ha insaccato. L’Inter ha cercato di rimediare. Moses è entrato al posto di Candreva, Erikson per Broizovic. Un gol di testa di Lautaro è stato annullato per evidente offside. Immobile, in fuga verso la porta, non è riuscito a tirare: occasione perduta. Poi Padelli ha impedito a Immobile di segnare il terzo gol. Conte ha fatto entrare Sanchez per Godin, ma il risultato non è cambiato.