LECCE 1

LAZIO 2

LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean (47' st Sansone), Dorgu; Coulibaly, Berisha (34' st Kaba), Rafia (15' st Pierret); Pierotti, Krstovic (15' st Rebic), Tete Morente. A disp.: Fruchtl, Samooja, Borbei, Oudin, Helgason, Ramadani, Bonifazi, Burnete, Marchwinski, Hasa. All.: Giampaolo

LAZIO (4-2-3-1):  Provedel; Lazzari (38' st Marusic), Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (25' st Pellegrini); Guendouzi, Rovella; Isaksen (25' st Tchaouna), Dia (19' st Pedro), Zaccagni (38' st Noslin); Castellanos. A disp.: Mandas, Furlanetto, Patric, Gigot, Dele-Bashiru, Castrovilli. All.: Baroni

ARBITRO: Manganiello

MARCATORI: 48' pt rig. Castellanos (L), 5' st Tete Morente (LE), 42' st Marusic (L)

ESPULSI: al 45' Guilbert (L) per aver parato sulla linea di porta

LECCE - La Lazio si rimette subito in carreggiata dopo la batosta contro l'Inter, ma che fatica per i biancocelesti che giocano un tempo in superiorità numerica, ma trovano il gol vittoria solo nel finale e poi vengono salvati dalla traversa.

Molto meglio in 11 contro 11 i ragazzi di Baroni, trascinati da un grande Castellanos, mentre il Lecce gioca una ripresa di grande cuore e coraggio ma Giampaolo rimane con un pugno di mosche in mano. La strada per la salvezza, però, è quella giusta, attraverso il gioco e il cuore mostrati nella ripresa.

Dopo la debacle contro l'Inter, Baroni ritrova Castellanos dopo la squalifica. Recuperati anche Romagnoli e Gila, quest'ultimo uscito nel primo tempo contro i nerazzurri per un giramento di testa. Giampaolo conferma l'11 che ha battuto il Monza: Jean in difesa accanto a Baschirotto, Pierotti-Krstovic-Tete Morente il tridente.

I biancocelesti si lasciano alle spalle le scorie della brutta prestazione dell'Olimpico di lunedì e aggrediscono i salentini sin dai primi minuti.

La prima azione pericolosa parte dai piedi di Nuno Tavares, Lazzari conclude forte dal limite ma centrale e Falcone si salva (7').

L'unico squillo del Lecce nel primo tempo al 14': destro al volo centrale di Tete Morente, Provedel respinge d'istinto ma è tutto fermo per un fuorigioco di Krstovic sul tiro del compagno.

Dopo un colpo di testa di Isaksen allontanato da Coulibaly, sale in cattedra Castellanos: alla mezzora il Taty lancia Isaksen, diagonale di sinistro che Falcone blocca a terra.

Poi al 42' la sua girata dal limite è respinta in tuffo dal portiere del Lecce.

Il duello prosegue e si fa incandescente nel finale della prima frazione: Falcone dice no a Castellanos, poi sulla ribattuta ancora l'argentino ma la sua conclusione viene parata sulla linea con le mani da Guilbert che viene espulso (45'). Dal dischetto l'attaccante spiazza il portiere e sblocca il match.

All'intervallo Lazio avanti di un gol, ma soprattutto di un uomo. A sorpresa, però, il Lecce trova il pareggio con un destro di controbalzo di Tete Morente che passa sotto le gambe di Krstovic e beffa Provedel nell'angolino basso alla sua sinistra (50').

La squadra di Baroni non rientra dagli spogliatoi con lo stesso piglio del primo tempo, i padroni di casa ci mettono tanto cuore e sopperiscono all'inferiorità numerica.

 La gara scorre sul filo dell'equilibrio fino ai concitati minuti finali. Noslin, appena entrato, viene toccato duro da Coulibaly e rimane in campo solo per onor di firma, ma Baroni pesca lo stesso dalla panchina il jolly vincente.

Al 87' Marusic, dopo una corta respinta di Tete Morente, beffa Falcone con un destro al volo nell'angolino.

Gli animi di surriscaldano, vola persino un sasso dalle tribune. In pieno recupero Kaba di testa prende in pieno sulla traversa e Pierotti non riesce nel tap-in vincente. Poi al 97', con anche Falcone in area, Tete Morente sfiora la traversa.

Al triplice fischio di Manganiello esplode la gioia della Lazio, ma anche questo Lecce merita tanti applausi.