Era il 1960 quando Assunta, in attesa del suo primo figlio, e Carmine Del Grosso si sono imbarcati salutando la loro Napoli alla volta di Melbourne.
Poche settimane dopo è nato il piccolo Mario e la famiglia si è stabilita a Williamstown, dove abitano tutt’ora e dove Mario, con grande talento, gestisce da anni un salone di parrucchiere.
Chiuse le porte del salone, però, si dedica alla sua grande passione: l’arte. “È un interesse che ho coltivato fin da piccolo, grazie a mio padre che mi portava spesso a visitare l’NGV, la State Library, il Melbourne Museum e dal modo in cui parlava dell’Italia, delle sue piazze, della sua architettura e storia dell’arte. Era anche un appassionato di antichità, che gli ricordavano in qualche modo la sua infanzia e il suo paese d’origine”.
Mario ha dedicato molto tempo allo studio della storia dell’arte, interessandosi e approfondendo gli argomenti che lo appassionavano maggiormente, ma è solo nel 2012 che decide di iscriversi a un corso: “Ho cominciato a studiare la storia dell’arte in maniera più formale dopo che mio figlio ha terminato la scuola superiore. In quel periodo ho frequentato dei corsi in Italia, studiando a Firenze, ad Urbania nelle Marche e in Sicilia.
Nel 2014, poi ho seguito delle lezioni alla Melbourne University. “Quando studi in età adulta per un interesse personale, è un privilegio, sia in termini di tempo da investire che di disponibilità economica”, racconta Mario.
Quando nel 2015 è venuto a sapere che l’NGV stava cercando nuove guide da formare, non ha perso l’occasione di frequentare i 18 mesi di corso previsti per avere l’abilitazione come guida in uno dei musei più importanti e visitati al mondo.
Questa è un’attività a cui Mario tutt’ora dedica un paio di giorni alla settimana, quando il salone è chiuso, accompagnando gruppi più o meno numerosi attraverso le stanze della National Gallery of Victoria.
L’amore per l’Italia e per la sua arte si è fatta sentire forte nel 2018, quando ha deciso di trascorrere 6 settimane al museo del Castello di Rivoli per un tirocinio.
Qui ha scoperto la bellezza e la ricchezza artistica del Piemonte, regione di cui si è innamorato.
“È una regione ancora poco conosciuta, sopratutto dagli australiani, ma di grande bellezza paesaggistica e artistica- sottolinea Mario –, basti pensare al Museo Egizio di Torino, alla Collezione Cerruti d’arte contemporanea, ad alcuni dei palazzi della famiglia Savoia, al museo del cinema, palazzo Madama”.
L’innamoramento per questa regione ha spinto Mario a organizzare dei viaggi due volte all’anno con gruppi di persone interessate a scoprire il Piemonte, portandoli a visitare i musei, le opere d’arte, ma anche a immergersi nei borghi dei piccoli centri della regione, degustando vini e vivendo un’esperienza lontana dalle classiche mete turistiche.
“Quello che mi spinge a dedicare tanto tempo a fare la guida è il desiderio di condividere le mie conoscenze con altre persone e far conoscere loro la bellezza e il significato delle opere che hanno davanti.
Soprattutto quando si osserva l’arte moderna, c’è bisogno di qualcuno che ne spieghi il significato, per dare l’opportunità all’osservatore di comprendere e apprezzare appieno l’opera”, spiega Mario, che non si ferma ed è riuscito a ottenere altre sei settimane di tirocinio presso il museo del Castello di Rivoli a metà di quest’anno.
Tornerà per un progetto dedicato alle scuole e una volta terminato condurrà uno dei suoi tour per due settimane, “voglio far vivere alle persone che accompagno un assaggio della dolce vita italiana”.
La passione per l’arte, tra l’NGV e il Piemonte
Mario Del Grosso non smette di studiare per trasmettere l’amore per l’Italia, la storia e le sue bellezze.