CANBERRA - La polizia federale ha reso noto che non indagherà il ministro dell’Energia, Angus Taylor (nella foto), in relazione al documento, presumibilmente falsificato, usato per attaccare le credenziali ambientaliste del Comune di Sydney e soprattutto del sindaco, Clover Moore.
In una lettera al primo cittadino, e fatta pervenire a un quotidiano del gruppo News Corp, il ministro Taylor aveva rispedito al mittente le critiche del Comune sul programma federale per contrastare i cambiamenti climatici, dicendo che sarebbero più credibili se la città di Sydney non avesse speso 15 milioni di dollari in viaggi all’estero, in un anno.
I dati citati da Taylor, che ha detto erano stati scaricati dal sito ufficiale del Comune, sono risultati errati, e la cifra spesa per i viaggi era una frazione di quella citata dal ministro.
I Laburisti hanno deferito la vicenda alla polizia del NSW che a sua volta ha deferito a quella federale, sostenendo che ogni potenziale irregolarità poteva essere stata compiuta solo a Canberra, e quindi di competenza della polizia federale. 
Gli agenti dell’agenzia nazionale hanno fatto sapere che non ci sarebbero prove che evidenzierebbero il coinvolgimento del ministro nella falsificazione del documenti, ed è improbabile che ulteriori indagini possano portare alla luce elementi incriminanti.
“Al termine dell’inchiesta preliminare, sulla base delle informazioni ricevute dalla polizia del NSW – si legge in una nota –, la polizia federale reputa improbabile che ulteriori indagini possano sostanziare un reato ai danni del Commonwealth”. 
Il comunicato fa notare che nella decisione della polizia federale a non procedere nelle indagini è stato tenuto conto delle scuse del ministro dell’Energia, Angus Taylor, nei confronti di Clover Moore, e delle significative risorse che sarebbe stato necessario dispiegare per indagare ulteriormente la vicenda.
Taylor ha accolto la notizia con soddisfazione, sottolineando che l’opposizione spesso si serve dei deferimenti alla polizia, come strumento politico: “L’accanimento del leader laburista e del portavoce alla Giustizia è un vergognoso abuso di potere e una perdita di tempo per gli inquirenti”, ha detto.
Il sindaco Moore ha espresso disappunto, dicendosi sconvolta dal fatto che stiano “ancora aspettando una spiegazione plausibile da parte del ministro sull’origine del documento fraudolento, usato per accusare il Comune di spese eccessive per viaggi all’estero”.
“Quando la polizia del NSW ha decretato falsificato il documento usato nel tentativo di screditare la City of Sydney – ha continuato il primo cittadino -, le aspettative della comunità erano che la verità sarebbe venuta a galla e il ministro sarebbe stato chiamato a rispondere”.
Il leader laburista Anthony Albanese, sollecitando l’intervento del primo ministro, ha detto che il documento falsificato non è certo una fantasia: “Qualcuno lo ha scritto, ed Angus Taylor e il suo staff sanno chi è stato, e un governo con un minimo di integrità avrebbe dovuto chiedere al ministro, senza indagini della polizia, dove ha preso quel documento”.