ROMA - Alla fine del match perso dall’Italbasket contro la Slovenia, è terminata una lunga storia d’amore, ovvero quella fra Danilo Gallinari e la maglia azzurra. 83 presenze e 1129 punti: il “Gallo” ha chiuso così la sua lunga carriera in Nazionale, iniziata il 23 dicembre 2006 a Torino.

È il 24esimo marcatore di sempre della selezione azzurra maschile. “Per lui, uno dei giocatori italiani più forti di sempre, come lo ha descritto Nicolò Melli, una edizione dei Giochi Olimpici (Tokyo 2021), una edizione del Campionato del Mondo (Foshan e Wuhan 2019), quattro edizioni del Campionato Europeo (Siauliai 2011, Koper e Lubiana 2013, Berlino e Lille 2015, Limassol e Riga 2025) e due edizioni del torneo Pre Olimpico (Torino 2006 e San Juan 2024). Il suo career high in Nazionale è stato di 33 punti all’Europeo di Berlino del 2015 nella sconfitta contro la Turchia 89-87. Con le Giovanili ha vinto un bronzo all’Europeo Under 18 nel 2005 a Belgrado. 8/8/88, canotta numero 8: giù il cappello per Gallinari. Grazie Danilo”, ha scritto oggi la Federbasket.

A ruota le belle e sentite parole dello stesso Gallinari. “Per questa maglia ho dato tutto. Per questa maglia ho sognato, lottato, sofferto e gioito. Per questa maglia ho cercato sempre di andare oltre, di superare gli ostacoli anche quando sembravano insormontabili. Il sogno di ogni bambino che gioca a pallacanestro è sempre lo stesso: indossare la maglia del proprio Paese. Quel sogno l’ho cullato, l’ho nutrito, l’ho difeso e, con orgoglio, l’ho realizzato”, ha detto il “Gallo”.

“Vestire l’azzurro è stato un onore immenso, un privilegio che ho vissuto con responsabilità e passione in ogni singolo giorno trascorso con questa squadra. Ho condiviso il campo con compagni straordinari, con allenatori che mi hanno insegnato tanto. Grazie a chi mi ha sostenuto, a chi mi è stato vicino anche nei momenti difficili e a tutti coloro che ci hanno seguito ovunque, facendoci sentire a casa anche lontano dall’Italia. Chiudo questo capitolo con il cuore pieno di gratitudine, orgoglioso di non essermi mai risparmiato e di aver versato ogni singola goccia di sudore per questi colori. Perché una maglia così non si indossa mai soltanto: si vive. E io l’ho vissuta fino in fondo. Azzurro per sempre”, ha aggiunto Gallinari.