BUDAPEST (UNGHERIA) - Le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri hanno conquistato la prima fila del Gp d’Ungheria e domani partiranno davanti a tutti. Verdetto inequivocabile che testimonia la crescita esponenziale del team britannico arrivato a tenersi alle spalle anche la Red Bull del furioso Max Verstappen.
Il campione del mondo ha dato chiari segni di nervosismo, dopo il terzo posto nelle Q3, sia in pista, quando ha sbattuto i pugni contro il volante una volta appreso della posizione nella griglia, sia nelle interviste post qualifiche quando ha dichiarato: “Spero che, domani, la macchina vada bene così da seguire le McLaren e vedremo cosa si potrà fare. La competizione mi piace, ma vorrei essere davanti. Invece adesso siamo noi a inseguire e siamo reduci da un periodo difficile. Certo non mi tiro indietro dalla battaglia, ma la situazione è complicata. Nelle ultime gare la McLaren è stata forte in gara, più che in qualifica”.
Così, mentre Lando Norris ha idee chiare nell’immediato: “Per il team è una bella doppietta. Sapevamo di poter lottare per la pole ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo due macchine davanti e potremo controllare la gara. Se non vincerò, domani, non sarà stata una buona giornata”,
Oscar Piastri è andato oltre. “Lottare con Lando? Mi piacerebbe andare in testa, ma abbiamo un obiettivo: vincere il titolo Costruttori. Quindi saremo intelligenti. Se sarà possibile lotteremo tra noi per il primo posto”, ha detto Piastri.
Le Ferrari hanno dimostrato di poter reggere il passo. A eccezione di un paio di errori di Leclerc, costati carissimo soprattutto nelle prove del venerdì, il team di Maranello è alla finestra dietro i big e domani potrebbe approfittare di qualche defaillance di chi vorrebbe strafare per vincere. Frederic Vasseur, team principal del Cavallino, vede il bicchiere mezzo pieno dopo le qualifiche dell’Hungaroring.
“Abbiamo sistemato gran parte del problema del bouncing ed è più semplice per i piloti sentire la macchina e gestirla. Siamo in condizioni migliori rispetto a Silverstone”.
Resta da vedere quanto sia merito degli accorgimenti Ferrari e quanto della pista visto che Leclerc ha affermato che “il giro poteva valere al massimo una P4-P5, non di più. Queste oggi erano le posizioni del team, non ce n’era molto di più di quello che abbiamo fatto” mentre Sainz, di rimando, ha dichiarato: “Con la pista fredda siamo tornati a 3-4 decimi dai primi”. Comunque un quarto ed un sesto posto, nella griglia, non sono certo da buttare anche se va sottolineato il fatto che George Russell e Sergio Perez hanno deluso. Il messicano, in particolare, sembra aver abdicato ed è ad un passo dalla sostituzione (pronto Tsunoda) nonostante cavalchi una Red Bull che il compagno di scuderia Verstappen sta spingendo da anni ai massimi livelli.
Perez è finito a muro abbandonando presto la lotta nelle qualifiche. Russell, altresì, è rimasto al palo e partirà 17°. “Ho sbagliato io - ha rimarcato l’inglese - perché non avevo benzina. Bisogna capire cosa è successo perché la pista era più veloce alla fine e avremmo passato il Q1 senza problemi. Questo complica enormemente il nostro weekend, avevamo il passo per lottare per la pole o le prime tre posizioni”.
Domani, insomma, ci sarà una prima fila tutta Mclaren che mancava da Interlagos 2012 (Hamilton-Button), poi ci sarà battaglia.