QUITO – L’Ecuador chiude le qualificazioni mondiali nel migliore dei modi, battendo i campioni del mondo dell’Argentina con un secco 1-0 e confermando l’imbattibilità casalinga che dura ormai da 15 partite (9 vittorie e 6 pareggi). Un successo di prestigio, arrivato davanti a un pubblico in festa, che proietta “La Tri” verso il quinto Mondiale della sua storia.

La sfida si è subito accesa: Emiliano Martínez ha dovuto metterci più volte i guantoni per fermare le iniziative di Enner Valencia e Nilson Angulo. La svolta è arrivata alla mezz’ora, quando Nicolás Otamendi è stato espulso per un fallo da ultimo uomo proprio su Valencia lanciato a rete.

Con la superiorità numerica e il peso della spinta del pubblico, l’Ecuador ha trovato il gol del vantaggio nel recupero del primo tempo: rigore trasformato con freddezza da capitan Valencia, dopo un fallo ingenuo di Tagliafico. Rete che ha spezzato un digiuno realizzativo di cinque partite per i padroni di casa.

L’inizio ripresa ha visto un colpo di scena: Moisés Caicedo, già ammonito, ha rimediato il secondo giallo lasciando l’Ecuador in dieci uomini. A quel punto la partita è diventata una battaglia a tutto campo.

Beccacece ha richiamato in panchina Valencia, probabilmente all’ultima recita casalinga con la Selección, mentre l’Argentina provava ad approfittare della situazione. Giovani Lo Celso è andato vicino al pareggio, ma un prodigioso intervento di Willian Pacho ha salvato la porta.

Nel finale Kevin Rodriguez ha avuto l’occasione di chiudere il match, ma ancora una volta Martínez si è superato. L’Albiceleste, però, non è riuscita a trovare lo spiraglio giusto e ha dovuto arrendersi: primo ko in nove scontri diretti contro l’Ecuador (7 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta).

Il risultato ha poco peso sulla classifica, con l’Argentina già sicura del primo posto e l’Ecuador lanciato verso il Mondiale.

Ma per il popolo ecuadoregno resta una serata indimenticabile: battere Messi e compagni, resta un trionfo da ricordare.