Di recente si è tenuto un incontro alla Town Hall di Leichhardt per riunire le attività locali e i residenti della comunità italiana nell’Inner West.
Organizzato dal team Creative Communities dell’Inner West Council, l’evento aveva l’obiettivo di presentare alla comunità l’artista incaricato di realizzare un nuovo murale, nell’ambito del Main Streets Revitalisation Program del Council.
L’artista ingaggiato dall’Inner West Council è Elliot Guerrisi-Watson, italo-australiano, che con il suo talento e la sua sensibilità darà vita a un murale dedicato alla comunità italiana che ha contribuito a plasmare l’identità del quartiere.
Guerrisi-Watson è nato e cresciuto a Lilyfield, a pochi passi da Leichhardt, con profonde radici italiane: sua madre è nata e cresciuta a Roma, mentre i suoi nonni hanno origini calabresi e bolognesi.
La sua infanzia, caratterizzata da frequenti viaggi in Italia, è stata costellata da esperienze che hanno rafforzato il suo legame con la cultura e le tradizioni della sua famiglia.
Il suo bisnonno, Michele Guerrisi, era un rinomato scultore, pittore e scrittore e ha lasciato un segno indelebile nell’ispirazione artistica del nipote.
Come si suol dire, “la mela non cade lontano dall’albero” e, in effetti, già da bambino, Elliot sapeva che l’arte sarebbe diventata il suo destino. “Ho sempre saputo di voler essere un artista. Amavo disegnare, era la mia forma di espressione più naturale. Passavo le giornate a scarabocchiare ovunque, persino sui muri di casa”, ricorda.
Il percorso artistico di Elliot è stato fortemente influenzato dalla street art e dall’importanza della condivisione dello spazio pubblico. “L’arte non deve essere confinata a gallerie sterili dove solo un’élite può accedervi. L’arte deve essere per tutti, deve parlare alle persone nei loro spazi quotidiani”, afferma.
La sua visione dell’arte non si limita alla pura estetica, ma diventa un mezzo di dialogo sociale, una narrazione visiva capace di trasformare luoghi e creare identità condivise. Dopo esperienze significative in America Latina e Italia, dove ha trovato una maggiore libertà espressiva rispetto all’Australia, Elliot ha deciso di concentrare la sua arte sulla creazione di punti di riferimento visivi per le comunità, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e identità.
“Se ogni muro raccontasse una storia, impareremmo qualcosa a ogni angolo”, dice Elliot, sottolineando il potere dell’arte pubblica come veicolo di memoria e connessione sociale.
Il murale che Guerrisi-Watson realizzerà, intitolato “Buona fortuna e buon viaggio (In bocca al lupo)”, sarà un tributo alla diaspora italiana che ha costruito una forte presenza nel sobborgo di Leichhardt e a Sydney.
L’opera esplorerà temi profondi come il viaggio, l’integrazione e la conservazione delle tradizioni. Tra gli elementi simbolici presenti nel murale
i gigli, fiore nazionale italiano, simbolo di purezza e nobiltà; i portafortuna tradizionali italiani, come il ferro di cavallo e il corno rosso; frutti della terra portati dagli immigrati, simbolo delle radici piantate in un nuovo suolo;
una nave della Lloyd Triestino, che richiama il viaggio degli italiani verso l’Australia e il continuo processo di navigazione tra identità culturali diverse.
“Volevo creare qualcosa che fosse autenticamente italiano, ma che andasse oltre i soliti cliché di pizza e pasta - spiega Elliot -. Questo murale racconta storie di speranza, di sacrifici, di partenze e di nuovi inizi”.
L’opera non sarà una semplice decorazione, ma un’opportunità per la comunità di riconoscersi, raccontare la propria storia e rivitalizzare l’anima italiana del quartiere, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni significative.
Il progetto del murale rientra nel Main Street Revitalization Program del comune dell’Inner West, che ha stanziato 7,5 milioni di dollari per la valorizzazione delle aree storiche, tra cui Leichhardt. Al momento, il murale è in fase di approvazione prima di essere condiviso con il pubblico. Se approvato, l’artista prevede di completarlo in circa tre settimane.
“È un onore essere parte di questo progetto - dice Elliot -. Credo che la comunità debba avere un ruolo attivo nella conservazione della sua storia, e l’arte pubblica è un modo potente per farlo.”
Per Elliot Guerrisi-Watson, questo murale rappresenta molto più di un incarico artistico: è un’opportunità per dare voce alla memoria collettiva della comunità italiana di Leichhardt e per restituire alla strada uno spazio di significato, lontano dalle logiche puramente commerciali.
In un’epoca in cui i quartieri storici rischiano di perdere la propria anima, l’arte pubblica diventa un mezzo fondamentale per raccontare storie, mantenere vive le tradizioni e offrire alle nuove generazioni un legame tangibile con il proprio passato.
“La nostra comunità ha tanto da dire. Dobbiamo raccontare le nostre storie”, conclude Elliot.
Il murale di Elliot Guerrisi-Watson sarà un simbolo di questa resistenza culturale, un’opera che parla di partenze e arrivi, di identità e comunità, di memoria e futuro.