MILAN 0

ATALANTA 1

MILAN (3-4-3): Maignan 6; Tomori 5,5 (38’ st Gimenez), Gabbia 5,5, Pavlovic 5,5; Jimenez 5,5 (30’ st Joao Felix 5,5), Fofana 5,5, Reijnders 6, T. Hernandez 5,5; Pulisc 5,5 (30’ st Sottil 5,5), Jovic (30’ st Abraham 5,5) 5,5, Leao 5,5 (38’ st Chukwueze)

A disposizione: Sportiello, Torriani, Florenzi, Thiaw, Bartesaghi, Bondo, Terracciano, Musah

Allenatore: Conceiçao 5,5

ATALANTA (3-5-2): Carnesecchi 6,5; Bellanova 7, Hien 6,5, Djimsiti 6 (14’ st Kossounou 6); Cuadrado 6,5 (14’ st Ruggeri 6), De Roon 6,5, Pasalic 6 (35’ st De Ketelaere sv), Ederson 7, Zappacosta 6 (14’ st Toloi 6); Lookman 6,5, Retegui 6 (45’+1’ st Sulemana)

A disposizione: Rui Patricio, Rossi, Samardzic, Brescianini, Maldini

Allenatore: Gasperini 6,5

ARBITRO: Piccinini

MARCATORI: 17’ st Ederson (A)

AMMONITI: Cuadrado (A)

MILANO - Nella 33esima giornata di Serie A l’Atalanta batte il Milan 1-0 espugnando San Siro per blindare il terzo posto.

Conceiçao recupera Maignan dopo lo spavento di Udine e si affida ancora a Jovic con Pulisic e Leao nel confermato 3-4-3. Gasperini, col ko di Kolasinac, è costretto a indietreggiare Bellanova in difesa, mentre Cuadrado gioca a tutta fascia a destra.

Una sfida che si dimostra subito molto tattica, con rossoneri e nerazzurri che si studiano alla ricerca degli spazi giusti per farsi male, ma senza mai sbilanciarsi tanto quanto sarebbe bastato all’altra per infilarsi tra le maglie e trovare la via del gol.

Il primo vero tentativo da segnalare è quello di Ederson al 20’, col brasiliano che riceve da Bellanova e, svettando, di testa manda fuori. Sull’asse Leao-Theo a sinistra prova ad accendersi il Milan, col portoghese che lancia il francese, ma Carnesecchi ci mette la faccia riuscendo a fermare il Milan (con annesso fuorigioco).

Retegui ci prova, ma non riesce a trovare le misure così come Leao che nel duello con Bellanova non riesce a sfruttare a pieno la propria velocità, col difensore della Dea che lo controlla e neutralizza facilmente anche al 30’, quando l’uno contro uno verso Carnesecchi sembrava scontato.

Milan che cresce nel finale di prima frazione e che va vicino al vantaggio con Jovic, col servo che riesce a liberarsi da Bellanova con una finta di corpo spalle alla porta per calciare a botta sicura, ma la palla termina fuori di poco dando a San Siro l’illusione del gol.

Nessun cambio all’intervallo, così come non cambia l’approccio delle due squadre al match con lo studio e la ricerca degli spazi sempre presente.

Il Milan parte comunque più forte a caccia del cambio marcia decisivo, con Reijnders e Fofana che si rendono pericolosi.

Rossoneri che crescono minuto dopo minuto, con l’Atalanta che resta sulle gambe e nella propria trequarti mentre gli uomini di Conceiçao con un giro palla attento cercano il modo di bucare il muro orobico.

E vedendo i suoi in difficoltà, Gasperini opta per un triplice cambio difensivo con Toloi, Kossounou e Ruggeri mandati in campo al posto di Cuadrado (appena ammonito), Djimsiti (acciaccato) e Zappacosta, con Bellanova nuovamente avanzato sulla fascia destra.

E la risposta della Dea è immediata, con Ederson che al 62’ regala il vantaggio ai nerazzurri: giro palla perfetto per gli orobici con Lookman che da sinistra si accentra, mette palla al centro dove Bellanova fa sponda per il brasiliano che in tuffo batte Maignan per lo 0-1.

Una rete arrivata nel miglior momento del Diavolo che però col primo lampo dell’Atalanta cade immediatamente.

Atalanta che si carica e sfiora il raddoppio con Lookman, ma il Milan si salva. E Conceiçao risponde mandando in campo Abraham, Joao Felix e Sottil nella speranza di trovare il pari, dando più freschezza e peso al reparto offensivo anche con gli ingressi di Chukwueze e Gimenez per un 4-2-4 ultraoffensivo che rischia di squilibrare i rossoneri.

E Lookman al 90’ in ripartenza sfiora il raddoppio, ma Maignan abbassa la saracinesca. Nonostante il finale arrembante, però, il Milan non riesce a trovare la via del pari, un ko che fa malissimo in ottica Europa, con i rossoneri a sei punti dalla zona Conference League a cinque partite dalla fine della stagione. La Dea risponde al Bologna e blinda il terzo posto.