GIAPPONE 1
AUSTRALIA 1
GIAPPONE: Suzuki, Itakura, Taniguchi, Machida, Doan (62’ Ito), Tanaka, Morita, Mitoma, Minamino (70’ Nakamura), Kubo (70’ Kamara), Ueda (83’ Ogawa). CT Moriyasu
AUSTRALIA: Gauci, Geria, Souttar, Burgess, Miller (82’ Baccus), Brattan (46’ Yazbek), Irvine, Bos (73’ Behic), McGree, Duke (73’ Velupillay), Hrustic (88’ Goodwin). CT Popovic
ARBITRO: Al Ali (KUW)
RETI: 58’ aut. Taniguchi, 76’ aut. Burgess
NOTE: spettatori 58.730; ammoniti Bos, Yazbek, Goodwin e Burgess; angoli 9-0; recupero 1’ e 5’
SAITAMA (GIAPPONE) - È terminata con il risultato di 1-1 la sfida tra il Giappone e l’Australia, valida per le qualificazioni al prossimo campionato mondiale che si svolgerà in Messico, Canada e Stati Uniti nel 2026.
Nella quarta partita del gruppo C i Socceroos sono riusciti così a guadagnare un punto che, dopo il successo con la Cina della settimana scorsa, rimette la squadra del Ct Popovic in piena corsa verso quella qualificazione che, dopo il solo punto racimolato nelle prime due giornate, appariva a dir poco complicata.
Con il pareggio ora l’Australia risale al secondo posto in classifica con 5 punti all’attivo, alla pari con Arabia Saudita e Bahrain, proprio alle spalle della nazionale nipponica al comando con 10 punti.
Vero che alla fine ciò che conta è il risultato e le conseguenti ricadute positive, ma la prestazione dei verdeoro, scesi in campo con il solo scopo di difendersi e schierati con un catenaccio da calcio d’altri tempi, non può sicuramente fare dormire sonni tranquilli a Popovic e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei Socceroos.
Il Ct, alla sua seconda panchina dopo il frettoloso allontanamento di Arnold, cambiando mezza squadra rispetto a quella vittoriosa scesa in campo con la Cina, ha fatto capire subito di voler puntare al sodo lasciando in panchina giocatori dall’attitudine prettamente offensiva come Goodwin e Irankunda, lasciando solo al centro dell’attacco uno spaesato Duke, facile preda dell’attenta difesa nipponica.
Dopo un primo tempo scarso di emozioni, la gara si è sbloccata al 58’ della ripresa, quando un autogol di Taniguchi, maldestramente intervenuto nel tentativo di intercettare un cross rasoterra messo in area da Burgess al termine di una rara incursione lungo la fascia destra, ha portato a sorpresa, e a dirla tutta immeritatamente, in vantaggio i Socceroos.
Dopo una ventina di minuti un’altra segnatura nella porta sbagliata ha poi portato il risultato sul definitivo 1-1.
Stavolta è toccato a Burgess trovarsi involontariamente sulla traiettoria del pallone calciato dalla linea di fondo verso l’area piccola da Nakamura, mandando il pallone alle spalle di Gauci.
Agguantato il pareggio, i padroni di casa si sono gettati in avanti alla ricerca del gol senza però riuscire a rendersi veramente pericolosi.
Si chiude, dunque, con una vittoria e un pareggio la parentesi internazionale di ottobre per la squadra di Popovic, che tornerà in campo giovedì 14 novembre per la sfida contro l’Arabia Saudita guidata da mister Roberto Mancini.
PAREGGIO SENZA RETI PER L’ARABIA SAUDITA DI MANCINI - Dopo le polemiche per la sconfitta interna contro il Giappone, l’Arabia Saudita di Roberto Mancini pareggia in casa contro il Bah-rain, in un match valido per la quarta giornata del gruppo C delle qualificazioni asiatiche ai Mondiali del 2026. A Jeddah finisce 0-0. Un punto che comunque conta alla luce del pareggio di Saitama (1-1) tra Giappone e Australia, con i nipponici in testa alla graduatoria con 10 punti e i Socceroos a quota 5, proprio assieme ad Arabia Saudita e Bahrain. Nell’altra gara del girone la Cina ha battuto 2-1 l’Indonesia.