LAZIO 0

LECCE 1

LAZIO (4-2-3-1): Mandas 6; Marusic 5.5 (1’ st Hysaj 5.5), Gila 5, Romagnoli 5, Tavares 6 (28’ st Pellegrini 5.5); Guendouzi 6, Rovella 6 (31’ st Vecino 6); Isaksen 5 (1’ st Pedro 6.5), Dia 5.5, Zaccagni 6 (32’ st Noslin 5.5); Castellanos 6.

In panchina: Furlanetto, Provedel, Gigot, Provstgaard, Dele-Bashiru, Belahyane, Ibrahimovic, Tchaouna.

Allenatore: Del Rosso (Baroni squalificato) 5.5.

LECCE (4-2-3-1): Falcone 8; Guilbert 6, Gaspar 6.5, Baschirotto 6.5, Gallo 6; Coulibaly 8, Ramadani 6.5 (28’ st Danilo Veiga 6); Pierotti 4, Berisha 6 (15’ st Kaba 6), Karlsson 5.5 (14’ st Helgason 6); Krstovic 6 (43’ st Burnete sv).

In panchina: Fruchtl, Samooja, Tiago Gabriel, Sala, Rafia, Banda, Pierret, Rebic, N’dri, Sansone, Burnete.

Allenatore: Giampaolo 7.

ARBITRO: Fabbri di Ravenna 5.5.

RETE: 43’ pt Coulibaly.

NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Espulsi: Pierotti, al 47’ pt, per doppio giallo; Romagnoli, al 48’ st. Ammoniti: Guendouzi, Gila, Falcone. Angoli: 14-4 per la Lazio. Recupero: 3’; 5’.

ROMA - La Lazio è fuori dalle coppe; il Lecce si guadagna un’altra stagione in Serie A. Sono questi i verdetti emersi dalla sfida dell’Olimpico dell’ultima giornata di campionato. Per i biancocelesti, quindi, si concretizza lo scenario peggiore: sconfitta per 1-0 e, in virtù delle vittorie di Juventus, Roma e Fiorentina, settimo posto che non basta nemmeno per la Conference League. In festa invece i salentini, che hanno giocato tutta la ripresa in inferiorità numerica. Uomo partita è stato Coulibaly.

Una stagione che si chiude malissimo per la Lazio, specchio dei tre mesi e mezzo senza vittorie davanti al proprio pubblico.

Baroni, squalificato e sostituito in panchina dal vice Del Rosso, conferma Isaksen dal 1’ facendo partire Pedro dalla panchina.

Giampaolo, invece, sceglie Pierotti, Berisha e Karlsson dietro a Krstovic. E iniziano meglio proprio gli ospiti, che si fanno vedere due volte con Gaspar e poi con un tiro di Gallo deviato da Guendouzi.

La Lazio fatica a trovare trame interessanti per merito dell’ottimo lavoro del Lecce in fase di non possesso. La partita si accende nel finale di primo tempo: ospiti avanti al 43’ con Coulibaly, che prima recupera palla su un tocco errato di Gila e poi batte Mandas in uscita dopo aver ricevuto da Krstovic.

Al 47’, però, Pierotti commette un’ingenuità facendo fallo su Tavares e meritandosi il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci.

L’uomo in più e l’ingresso di Pedro fanno sì che sia la Lazio a spingere fin da inizio ripresa. Ma Falcone sembra insuperabile mettendosi in mostra con due grandi parate, prima su Guendouzi e poi su un colpo di testa a colpo sicuro di Castellanos.

Anche un pò di sfortuna per i biancocelesti, con un piazzato di Pedro che esce di pochissimo e un tiro di Gila che termina alto non di molto dopo una deviazione.

Baschirotto rischia un autogol per anticipare Vecino, colpendo la traversa, poi Falcone dice ancora di no a Pedro. I minuti passano, la carica della Lazio cala sempre più e, anzi, è il Lecce a farsi vedere avanti.

Il risultato non cambia più e il settore ospiti, gremitissimo, può far festa. Emblema della delusione della Lazio, invece, è l’espulsione diretta di Romagnoli, arrivata poco prima del triplice fischio.

I VERDETTI

 

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