MALAGA (SPAGNA) - E ora l’ultimo sforzo contro la Slovacchia. Aspettando i maschietti che da giovedì inizieranno la difesa della Davis conquistata un anno fa, al Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga sono le donne a tenere alto il tricolore.

Dopo la finale persa col Canada nella passata stagione, le azzurre di Tathiana Garbin ci riprovano, sognando di emulare le imprese della generazione d’oro che fra il 2006 e il 2013 fu capace di vincere per 4 volte l’allora Fed Cup.

Era l’Italia di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani, quest’ultima perfetto trait d’union con la nazionale di oggi, dove da talentuosa singolarista si è trasformata in infallibile doppista al fianco di Jasmine Paolini.

Sono loro due il vero punto di forza della squadra azzurra: dopo aver vinto tutti e 4 gli Slam assieme alla Vinci, la 37enne romagnola ha costruito con la più giovane partner un duo terribile.

E se l’oro di Parigi è stato il punto più alto di questa fantastica partnership, alle Finals di Malaga Errani e Paolini hanno trascinato l’Italia a giocarsi di nuovo la vittoria della Billie Jean King Cup, decidendo sia il quarto col Giappone che la difficile semifinale con la Polonia.

Il successo in apertura di Lucia Bronzetti sulla più quotata Magda Linette aveva messo la sfida sul binario giusto, poi Jasmine ha lottato con le unghia e con i denti con l’ex numero uno del mondo Iga Swiatek, contro la quale aveva perso tre volte su tre (e senza mai vincere un set), compresa l’ultima finale del Roland Garros.

La 28enne toscana ha battagliato per oltre due ore e mezza prima di cedere al terzo parziale ma non si è risparmiata, tornando in campo poco dopo assieme a Sarita.

Di fronte ancora la Swiatek, sulla quale la Polonia ha preferito puntare rispetto a Magdalena Frech per affiancare Katarzyna Kawa.

E rivincita è stata, con le azzurre che annullano tre set-point nel primo parziale e poi rimontano da 1-5 a 7-5 nel secondo.

“Le mie ragazze non si sono mai arrese - le applaude la capitana Garbin - Sono fierissima del mio team ma non è ancora finita, c’è ancora del lavoro da fare. Le ragazze dovranno lottare ancora, restare orgogliose di essere qui e non mollare. Non perdi mai se non ti arrendi”.

Ora c’è la Slovacchia, che domani contenderà il titolo alle azzurre sul veloce di Malaga.

Nella seconda semifinale contro la Gran Bretagna, decisivo il punto del doppio per le slovacche: Viktoria Hruncakova e Tereza Mihalikova si sono imposte su Olivia Nicholls e Heather Watson per 6-2 6-2.

Il match era in perfetta parità dopo i due singolari: nel primo Emma Raducanu aveva sconfitto per 6-4 6-4 Viktoria Hruncakov, nel secondo Rebecca Sramkova aveva battuto in rimonta per 2-6 6-4 6-4 Katie Boulter.

La Slovacchia giocava la seconda semifinale dall’unico storico trionfo nella manifestazione, festeggiato nel 2002: nelle sfide precedenti aveva eliminato gli Usa 2-1 e l’Australia 2-0. Un osso duro, dunque, per le ragazze di Garbin, determinate però a tornare in cima al tennis mondiale.