ROMA - Eletto ieri, al secondo giorno di conclave e alla quarta fumata, Leone XIV — al secolo cardinale statunitense Robert Francis Prevost — è il primo papa originario degli Stati Uniti, anche se possiede la doppia cittadinanza con il Perù, dove ha servito come missionario per decenni.
Il primo segnale è arrivato con la scelta del nome.
Il riferimento a Leone XIII, papa dal 1878 al 1903 e noto per la sua difesa dei diritti dei lavoratori, suggerisce un forte impegno verso la dottrina sociale della Chiesa. “Scegliendo Leone XIV, indica una continuità con l'insegnamento sociale della Chiesa”, ha spiegato il gesuita e commentatore Thomas Reese.
Il secondo segnale è venuto dal suo linguaggio.
Durante il suo discorso, il nuovo pontefice ha parlato in italiano e in spagnolo, escludendo deliberatamente l'inglese. Le sue prime parole pubbliche — “La pace sia con tutti voi!”— hanno sottolineato l'urgenza della pace in un mondo segnato da conflitti, in linea con il messaggio lasciato da Papa Francesco, scomparso lo scorso mese.
Infine, il terzo indizio è stato il suo abbigliamento.
A differenza di Francesco, Leone XIV ha indossato la veste papale rossa sopra la tradizionale talare bianca. Un gesto che segnala rispetto per la tradizione, ma anche una volontà di distinguersi dal precedente pontificato.
Nel suo primo messaggio, il nuovo Papa ha chiesto di benedire i fedeli con le stesse parole usate da Francesco: “Dio ci ama, Dio ama tutti e il male non prevarrà. Siamo nelle mani di Dio”.