Una tragedia ha colpito il Lecce. Nella tarda mattinata di giovedì 24 aprile il club ha informato, attraverso uno sconvolgente comunicato stampa, della morte improvvisa di Graziano Fiorita, fisioterapista giallorosso venuto a mancare all’età di 38 anni.

Si presume a causa di un infarto che lo avrebbe colpito nel sonno. Da oltre vent’anni a servizio del Lecce, Fiorita si trovava con la squadra nel ritiro di Coccaglio, nel bresciano.

Nel pomeriggio era prevista la rifinitura pre-Atalanta, ma la gara con i bergamaschi è stata rinviata. La squadra ha naturalmente fatto subito rientro in Puglia, ancora scossa da quanto accaduto poche ore prima.

La carriera di Graziano è cominciata presto, da appena maggiorenne. La passione verso la fisioterapia sportiva e soprattutto verso quei colori l’ha ereditata da papà Fernando, a sua volta storico fisioterapista del Lecce fino all’alba degli anni 2000. Per molti, in quello spogliatoio, Graziano era un punto di riferimento.

Per tanti, anche un amico. Tra gli altri, Chevanton, Baschirotto (“Sempre con noi. Mi mancheranno i tuoi abbracci”), Krstovic e Falcone lo hanno ricordato sui rispettivi canali social dopo la tragica notizia.

Altrettanto hanno fatto società vicine a Lecce, geograficamente (come Casarano, Nardò e Ugento) e non (come parecchi club di Serie A).

Difficile del resto dimenticarsi di quel ragazzone sempre presente in panchina e perennemente a mezze maniche, a prescindere da quanto freddo potesse fare in quel periodo dell’anno.

Sul comunicato diramato dal Lecce si legge: “In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, nel quale ogni parola sarebbe superflua, il club può solo stringersi intorno alla moglie Azzurra, ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca ed ai familiari tutti”.

Adesso il Lecce ha un motivo in più per raggiungere il proprio obiettivo. Dedicare la salvezza a Graziano. Tornando al crudo calcio giocato, è arrivata anche l’ufficialità: il match si recupererà domenica sera alle 20.45.