VICENZA – Negli anni del Dopoguerra, migliaia di veneti lasciarono la loro terra, fuggendo dalla miseria e dalla povertà, per cercare una nuova vita in Argentina. Ora, un fenomeno isembra invertire la rotta: sono gli argentini, soprattutto i più giovani, a cercare nuove opportunità, questa volta in Italia, spinti dalla grave crisi economica che affligge il Paese. 

Un’opportunità anche per la regione italiana, che sta affrontando una crescente richiesta di forza lavoro qualificata. Questa “immigrazione inversa” andrebbe a colmare principalmente le lacune nei settori della salute, turismo, assistenza agli anziani e artigianato. 

Per via del calo demografico, l’arrivo di giovani argentini, che spesso hanno una formazione solida e un forte spirito imprenditoriale, potrebbe contribuire allo scambio di mano d’opera qualificata tra le due comunità, soddisfacendo le esigenze delle aziende venete e favorendo la crescita economica del territorio.  

Con questi obiettivi, è nata un’iniziativa che mira a favorire l’incontro tra le esigenze delle aziende venete e i giovani argentini in cerca di un futuro migliore. 

Il progetto Lavoro con le radici è iniziato nel 2022, per iniziativa del Comitato delle Associazioni Venete dell’Argentina (Cava), partendo da un rilevamento statistico della presenza di discendenti veneti in Argentina e sulle loro eventuali intenzioni di trasferirsi in Italia per lavoro. 

“L'idea è nata a partire da due fenomeni concreti – spiega Matias Muzzolòn, uno dei responsabili di questo progetto –. Da una parte, il calo della natalità e la diminuzione della popolazione giovane in Italia. Dall’altra, il fatto che molti ragazzi argentini discendenti di italiani stanno considerando di stabilirsi in Europa in cerca di migliori possibilità di lavoro”. 

Originario di Hernando, piccola località di Córdoba, ora è residente nella capitale della Provincia dove fa parte dell’Associazione Veneta locale, è membro di Cava e della consulta del Veneto. “Noi, come federazione, ci occupiamo di articolare le comunicazioni tra la Regione, le associazioni locali e le federazioni italiane come i vicentini, i trevisani e i veronesi nel mondo”, spiega. 

Nel novembre 2024, Cava ha creato il corso online Lavorare e imprendere in Italia, destinato proprio a chi vuole trovare impiego o avviare una piccola azienda in Veneto e che ha avuto grande successo, con partecipanti provenienti da tante Province argentine diverse come Córdoba, Santa Fe, Mendoza, Buenos Aires e Rio Negro.   

La Camera di Commercio di Vicenza ha aderito all’iniziativa, offrendo supporto e partecipando attivamente.  “Ci sono grandi difficoltà nel trovare lavoratori in diversi campi”, spiegò i quell’occasione il segretario generale, Michele Marchetto.  

Tra le categorie più richieste ci sono i tecnici nei rapporti con i mercati, tecnici informatici, ingegneri, esperti in gestione di processi produttivi, della salute, personale per la gestione bancaria e commerciale, operai specializzati (saldatori, assemblaggio di prodotti industriali e artigianali, meccanici e riparatori)... 

Nel suo intervento come relatore del corso, Marchetto ha parlato delle numerose opportunità per i giovani nel territorio vicentino, dove la cultura imprenditoriale è particolarmente forte e il lavoro non manca, anche grazie alla posizione strategica del Veneto, che si trova vicino a importanti centri economici e culturali dell’Europa.  

La seconda fase del progetto consiste invece nel mettere in contatto diretto i giovani argentini con le aziende vicentine. A questo fine, la Camera di Commercio sta lavorando con Infocamere per poter consentire l’acesso alla piattaforma dell’Università di Verona, dove gli addetti al recruiting potrannno consultare i curriculum dei candidati, in modo da facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. 

Tra le sfide principali che dovranno ancora essere risolte c’è quella legata all’alloggio. Marchetto ha spiegato che c’è poca disponibilità per gli affitti a lungo termine, perché spesso i proprietari preferiscono quelli brevi, e “la situazione per chi cerca una sistemazione stabile è complessa”.  

Nonostante queste difficoltà, la Camera di Commercio e la Confindustria di Vicenza stanno facendo il possibile per trovare una soluzione con il supporto delle amministrazioni comunali. L’obiettivo è che, prima dell’estate, possano esserci i primi inserimenti, con un avvio effettivo delle opportunità di lavoro a partire da settembre. 

Ana Sofía Boschetti della città argentina di La Plata, dove sua nonna è membro del Cicolo Ricreativo Trevisano, sarà la prima persona a partecipare all’iniziativa. Arriverà il 7 febbraio a Venezia, per poi stabilirsi a Tonezza del Cimone, un piccolo comune montano di 500 abitanti in provincia di Vicenza. 

Grazie alla collaborazione della Camera di Commercio vicentina, è stato contattato il sindaco e il proprietario di un hotel che, dopo aver constatato che la giovane donna possiede tutti i requisiti necessari (cittadinanza, conoscenza della lingua e curriculum nel settore dell’accoglienza), ospiterà e impiegherà Sofía nella struttura. Secondo l’accordo stabilito da CAVA, vitto e alloggio saranno inizialmente coperti per agevolare l’inserimento della lavoratrice nella comunità. 

Il progetto sta anche lavorando con le Province venete di Treviso e Belluno. L’obiettivo a lungo termine è generare un impatto duraturo nello sviluppo economico e culturale di entrambi i Paesi, creando opportunità di lavoro e promuovendo la collaborazione internazionale. 

Le difficoltà sono numerose, ma le opportunità non mancano. La vicinanza culturale tra l’Argentina e l’Italia è un fattore che gioca a favore del progetto, che prevede l’arrivo di 200 giovani. 

Attraverso questa iniziativa, Cava mira a rafforzare i legami culturali ed economici tra Italia e Argentina, promuovendo lo scambio di conoscenze tecniche e favorendo la collaborazione imprenditoriale e commerciale tra i due paesi.