ROMA - Una notizia che è passata sotto silenzio, ma a suo modo storica. Il cricket italiano ha infatti scritto la storia, cullando allo stesso tempo il sogno “proibito” delle Olimpiaidi Los Angeles 2028, qualificandosi ai Campionati mondiali maschili T20 del 2026, un’impresa mai riuscita prima. In uno sport che tornerà a essere olimpico dopo 128 anni, gli azzurri hanno centrato la qualificazione per la rassegna iridata che si terrà tra febbraio e marzo prossimi in India e Sri Lanka, due nazioni che hanno una lunga tradizione nel cricket. 
Per la Federazione Cricket Italiana, che da alcuni mesi è presieduta da Lorena Haz Paz, ecuadoregna di nascita e innamorata di questo sport, è il momento più alto di sempre.

Si stima che in Italia vi siano 200 squadre e 5.000 praticanti, per lo più immigrati asiatici dai Paesi del Commonwealth. Il cricket era stato inserito nel programma dei Giochi olimpici di Parigi 1900 e tornerà a essere una disciplina a cinque cerchi a Los Angeles 2028 nella formula Twenty20 (T20). Ammesse sei squadre nazionali maschili e altrettante femminili. La Gran Bretagna dovrà accorpare le tante realtà regionali. I nuovi sport ai Giochi in California saranno anche flag football, lacrosse (a sei) e squash, oltre al ritorno di baseball/softball. 

Il cricket si gioca con mazze apposite costruite in salice di alta qualità e con palline in pelle cucite su un’anima di sughero. È stato giocato per la prima volta nel sud dell’Inghilterra nel XVI secolo ma solo nel 1744 sono state codificate le “Regole del cricket”. Il Twenty20 cricket (o T20, format olimpico) è stato creato nel 2003 dall’England and Wales Cricket Board.