WINDHOEK (NAMIBIA) - L’Italrugby batte la Namibia 73-6 nel primo match del tour estivo degli azzurri, che si è tenuto all’Hage Geingob Rugby Stadium di Windhoek. Domani la nazionale si sposterà a Pretoria, in Sudafrica, dove il 5 luglio è in programma la sfida contro i campioni del mondo in carica.
Per l’Italia quello sulla Namibia per 73-6 è il miglior successo in trasferta dal punto di vista dello scarto (superati i 61 punti di distacco di Portogallo-Italia nel 1996). Gli azzurri partono subito forte. Ottima la pressione di Vintcent che mette sotto pressione Swanepoel nei 22 namibiani, poi Fischetti trova il turnover che vale il primo calcio di punizione del match.
Da Re va in rimessa laterale, la maul è nettamente avanzante e viene fatta crollare irregolarmente: è meta di punizione con giallo a Van der Westhuizen. Sugli sviluppi dell’azione, però, si fa male Riccioni, costretto a uscire in barella. Dentro subito l’esordiente Hasa. La Namibia reagisce, Gaoseb e Ludick suonano la carica ma non avanzano contro una buona difesa italiana, che però concede un calcio di punizione che vale i primi 3 punti dei padroni di casa.
Bene la mischia dell’Italia, ancora con Fischetti e il neoentrato Hasa che mettono in difficoltà la prima linea avversaria. Arriva un calcio, si va ancora in touche e di nuovo il drive dell’Italia fa male. Nicotera si stacca e arriva corto, poi Fischetti viene tenuto alto nei pressi dei pali. Dall’altra parte un paio di errori di distribuzione mettono in difficoltà Marin che finisce nella morsa dei namibiani e concede il tenuto: Swanepoel firma il 7-6.
L’Italia reagisce: bella rimessa vinta da Favretto, Da Re distribuisce su Gesi, pallone allargato su Jacopo Trulla (già protagonista di un bel break in precedenza) che si tuffa in bandierina per la seconda meta: 12-6.
Al 22’ si scatena Paolo Odogwu, che fino a quel momento si era visto poco. Altro pallone recuperato da Favretto, poi l’ala del Benetton apre il gas e con un bel calcetto innesca la corsa di Marin, che schiaccia per la terza meta. Da Re trasforma per il 19-6.
Alla mezz’ora arriva anche la quarta meta con un guizzo dell’altra ala, Simone Gesi: il giocatore delle Zebre finalizza con la solita accelerazione e un bel tuffo in bandierina una bella azione di Marin e Trulla. Da Re trasforma per il 26-6. Al 38’ si accende anche Tommaso Menoncello, che trova la nona meta in azzurro: Marin riesce a distribuire pur prendendo un placcaggio durissimo, poi arriva il centro del Benetton che elude il primo intervento namibiano, accelera e diventa imprendibile: meta in mezzo ai pali per il 33-6.
Nel finale di primo tempo ancora da un’iniziativa di Gesi arriva la sesta meta: l’ala delle Zebre si libera di due avversari e con un bel calcetto innesca la corsa di Trulla, bravo a controllare l’ovale e a schiacciare per il 40-6 con cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa la Namibia reagisce ma non fa male agli Azzurri, dall’altra parte invece Fusco con una bella azione personale trova la settima meta. Il secondo tempo dell’Italia è di gestione: la Namibia ha una sola occasione ma sbatte contro l’ottima difesa della squadra di Quesada, poi all’ora di gioco Lorenzo Cannone trova un bel break nei 22 della Namibia. Il numero 8 del Benetton viene fermato a un passo dalla linea di meta, poi Spagnolo completa l’opera: 52-6. Si accende anche Stephen Varney, che con una bella azione personale trova la nona meta del match e poi trasforma anche la decima (prima volta da piazzatore negli Azzurri) messa a segno da Trulla dopo una bella giocata di Da Re.
Nel finale arriva anche la meta del record, ed è indicativo sia una marcatura “di squadra”, perché è un’altra meta di punizione arrivata dopo l’ennesima mischia avanzante. Finisce 73-6, miglior vittoria esterna degli azzurri e un ottimo segnale in vista del Sudafrica.