PARIGI (FRANCIA) – “Mi piace molto come gioca l’Inter, le piace attaccare, mettere tanti giocatori in grado di farlo: sarà una finale molto aperta, molto combattuta e molto bella da guardare per tutti gli appassionati di calcio”. Luis Enrique sa bene chi si troverà davanti il suo Paris Saint Germain il prossimo 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, nell'ultimo atto della Champions League.

Il tecnico asturiano ha studiato i nerazzurri, ha visto la doppia semifinale col Barcellona (“entrambe avrebbero meritato di passare”) e sottolinea che quella di Simone Inzaghi è una squadra che “da molti anni gioca ad alto livello - le sue parole a Sky Sport nel media day riservato al Psg - Hanno un allenatore e un gruppo di giocatori coesi, sono differenti da molte altre squadre e fanno un bel pressing: possono giocare alti, bassi, ci sono diverse varianti. È una squadra vera, tutti fanno il loro lavoro in funzione del collettivo. Ci sono buone individualità ma con grande umiltà sanno quello che devono fare e lo fanno bene”.

Il Psg, dal canto suo, arriva in finale di Champions in coda a una stagione che l’ha visto anche stravincere la Ligue 1 e raggiungere la finale di Coppa di Francia, che disputerà sabato col Reims.

A inizio stagione Luis Enrique si era detto certo che la squadra sarebbe cresciuta “ma non sai realmente cosa succederà, cosa può raggiungere. Siamo però migliorati molto rispetto allo scorso anno”.

E Mbappè è stato presto dimenticato, con un attacco capace di sfondare quota 80 gol. “Per me ci sono molte stelle in questa squadra, stelle che giocano in funzione della squadra e non viceversa - sottolinea - Sono fortunato ad avere tanti giocatori di alto livello e il loro rendimento è in funzione della squadra e in uno sport collettivo come il calcio è la cosa più importante. Non bisogna dipendere da un solo giocatore, l'importante è che tutta la squadra sia preparata”.