DOHA (QATAR) - Una finale è una finale e guai a sottovalutare l’avversario. Il Paris Saint Germain arriva a Doha per provare a mettere le mani anche sulla Coppa Intercontinentale ma dovrà vedersela col Flamengo che è reduce dal double campionato-Libertadores.

“È un rivale molto difficile, sarà una partita complicata. È una finale e bisogna essere attenti”, mette in guardia i suoi Luis Enrique, che recupera Marquinhos (“ha saltato l’allenamento di oggi, ma è pronto. Domani decideremo se partirà titolare o no”) ma non Hakimi: “Sta proseguendo col recupero ma domani non potrà scendere in campo”.

Il Psg potrebbe diventare la prima squadra francese a vincere la Coppa Intercontinentale (“siamo consapevoli dell’importanza di questa partita, è bello disputare una finale del genere. Rappresenta molto per noi”) anche se si tratta di un trofeo che sembra avere più valore in Brasile.

“Quando sei un grande club e perdi, pesa molto. Quando vinci, dipende. Abbiamo però l’opportunità di scrivere la storia del Psg. Non penso che i nostri avversari saranno più motivati di noi”. In questo 2025 Marquinhos e compagni hanno vinto Ligue 1, Coppa e Supercoppa di Francia, Champions e Supercoppa Europea, arrendendosi solo al Chelsea nell’ultimo atto del Mondiale per Club.

“Fare la storia al Psg era un obiettivo la scorsa stagione. E continuare a scrivere la storia è l’obiettivo di questa. Ogni finale è una partita particolare, perché bisogna essere pronti e attenti per tutta la gara. Ogni azione può essere importante e decisiva in una finale. Bisogna avere il controllo e la giusta motivazione per questa partita. Ma siamo pronti. Credo che a inizio campionato abbiamo avuto dei problemi, ma la squadra ha mostrato la stessa mentalità della stagione precedente. Domani sarà difficile perché il Flamengo è una squadra molto forte, quindi sarà una finale equilibrata”.

Fra l’altro, mentre il Psg è a metà stagione, i brasiliani sono all’ultima partita del loro anno. “Ma arrivano dopo aver vinto molti trofei e in un momento importante. Mi piace il loro modo di giocare a calcio, lavorano molto bene con il pallone. Penso che sarà una finale avvincente:

le due squadre hanno uno stile di calcio simile. Credo che sarà una finale spettacolare”.

Sarà anche una sfida fra Europa e Sudamerica.  “Hanno una buona squadra, hanno battuto il Chelsea al Mondiale per Club in estate - ricorda Luis Enrique - Nessuno dubita del livello dei giocatori sudamericani, nessuno dubita della loro storia. Non è mai una buona cosa affrontare un club brasiliano. Sappiamo che la finale si deciderà sui dettagli”.

Infine una battuta su Filipe Luis, ex giocatore di Atletico Madrid e Chelsea e che da allenatore sta facendo benissimo alla guida dei carioca. “L’ho conosciuto come giocatore e ora è al Flamengo - sottolinea Luis Enrique - Sta facendo un ottimo lavoro. Sarà bello vederlo in campo mercoledì. Gli auguro il meglio, semplicemente non contro la mia squadra”.